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COMUNICATO STAMPA

Autonomia differenziata, Fnovi contraria: "grande preoccupazione"

Autonomia differenziata, Fnovi contraria: "grande preoccupazione"
Fnovi esprime contrarietà alla riforma dell’autonomia differenziata, approvata con la Legge 26 giugno 2024, n. 86. A rischio la tenuta del SSN e l'uniformità delle professioni.

Sull'autonomia differenziata  - in vigore dal 13 luglio- la Federazione Nazionale dei Veterinari Italiani (Fnovi) esprime "grande preoccupazione". In un comunicato stampa diffuso oggi, auspica che venga evitato il rischio di "una qualsiasi deriva del Servizio Sanitario Nazionale e di interventi differenziati sulle professioni”. Quanto al Ministero della Salute, per la Fnovi dovrà  rimanere "il garante del principio costituzionale del diritto alla tutela della salute”, oltre che “l'organo vigilante delle professioni sanitarie".
Per la Federazione, tutte le norme concernenti le professioni intellettuali per la Federazione "devono restare riservate alla legislazione dello Stato, ma ancor più quelle delle professioni dell’area sanitaria stante che il diritto alla salute sostenuto dalle professioni mediche è di rango costituzionale".

Ministero della Salute - Per la Federazione è necessario "rafforzare il ruolo del Ministero della Salute così che possano risultare bilanciate le istanze dell’autonomia da un lato con le garanzie di identiche qualità e competenza sul territorio dall’altro". Per Fnovi serve sostenere il ruolo del Ministero della Salute, " così da evitare che la possibilità attribuita alle Regioni ad autodeterminarsi con interventi mirati possa tradursi in limitazioni dei principi di universalità e di equità".
Inoltre, il Ministero della Salute dovrà mantenere il ruolo di garante degli standard qualitativi.  La perdita di queste funzioni porterebbe ad una "disomogeneità delle competenze che metterebbe a rischio i riferimenti dei cittadini".

Professioni sanitarie - L’autonomia differenziata "rappresenta un cambiamento significativo nella gestione delle competenze tra lo Stato centrale e le Regioni"- afferma la Fnovi. Molte Regioni hanno già espresso l’intenzione di richiedere l’autonomia legislativa, e la devolution delle professioni, materia che potrà essere subito "differenziata" senza procedere alla definizione dei Lep (Livelli Essenziali di Prestazioni). La Fnovi stigmatizza che qualsiasi intervento ‘differenziato’ si operasse sull’ordinamento delle professioni, provocherebbe"confusioni e inefficienze, introducendo diversità di esercizi professionali" che "indebolirebbero non solo la posizione dei professionisti italiani a livello europeo, ma quella stessa del Paese".

Comunicato stampa Fnovi Autonomia differenziata