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DECRETO MASAF

PSA, estesi gli aiuti per la filiera suinicola

PSA, estesi gli aiuti per la filiera suinicola
Il Masaf ha esteso gli effetti economici del decreto che stanziava 19,6 milioni per le aziende suinicole che hanno subito danni economici indiretti a causa della PSA.
Il 29 dicembre, il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha firmato il decreto che estende gli effetti economici del provvedimento, emanato dal Masaf a settembre, che stanziava 19,6 milioni di euro per il settore suinicolo colpito dai danni economici indiretti, a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste Suina Africana.

L'estensione degli effetti economici consente di presentare domanda di sostegno anche alle aziende che hanno subito danni economici indiretti dopo il 31 luglio 2023, termine ultimo fissato dal decreto di settembre. Il nuovo provvedimento infatti allarga la platea dei beneficiari del sostegno includendo anche le aziende che hanno subito danni economici fino al 30 novembre 2023.

La somma destinata agli allevamenti e agli stabilimenti di macellazione e trasformazione, deriva da risorse già stanziate per il settore e non erogate da Agea. 

Per circoscrivere le aree colpite dalla PSA necessarie per l’identificazione dei beneficiari, il decreto rimanda agli allegati I e II dei Regolamenti di Esecuzione (UE): n.2023/1590 del 1 agosto, n.2023/2421 del 24 ottobre, n. 2023/2708 del 28 novembre 2023.

Il Ministro Lollobrigida ha chiarito gli obiettivi sottesi al decreto: "sostenere la filiera suinicola colpita dalla PSA e aiutare gli imprenditori che hanno subito maggiori danni dalla peste suina africana".

Con il nuovo provvedimento possono beneficiare degli aiuti anche gli allevamenti e gli stabilimenti del territorio di Pavia in cui la malattia è stata riscontrata lo scorso agosto. L'Assessore della Lombardia all'Agricoltura Alessandro Beduschi palude il Governo "ringrazio il ministro Lollobrigida e il sottosegretario Giacomo La Pietra, che in questi mesi difficili non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Lavorando ogni giorno con noi per preservare gli allevamenti lombardi, che con 5 milioni di capi rappresentano il cuore della filiera suinicola nazionale”.

Il decreto è in fase di registrazione presso la Corte dei Conti.

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