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RELAZIONE 2021

Alimenti animali: il 99,38% è conforme alle analisi

Alimenti animali: il 99,38% è conforme alle analisi
E' stato diffuso il rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale relativa all'anno 2021. Il 99,38% dei mangimi è conforme alle analisi di laboratorio.
 L’Ufficio 7, della DGSAF, ha pubblicato l'annuale rapporto sui controlli ufficiali in alimentazione animale effettuati in Italia. Il rapporto rende pubblici gli esiti dei controlli ufficiali effettuati nel 2021, primo anno di applicazione del Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione animale (PNAA) valido anche per gli anni 2022 e 2023.

Sicurezza alimentare -  Dalle analisi effettuate dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, emerge che il 99,38% dei mangimi è conforme alle analisi di laboratorio. Il rapporto illustra che sono risultati "non rispondenti" a quanto richiesto dalla normativa solo lo 0,62% del totale dei campioni prelevati, pari a 54 campioni rilevati, uno in meno rispetto al 2020. Questo dato dimostra come, in generale, i mangimi sia quelli composti, sia le materie prime, che gli additivi e le premiscele, sia l’acqua di abbeverata soddisfino i requisiti normativi di sicurezza. 

Non conformità - Sui 54 campioni non conformi alle analisi di laboratorio i Servizi Veterinari hanno rilevato in 23 campioni la presenza di principi farmacologicamente attivi ed additivi con titolazione sbagliata oppure in concentrazione non consentita e in 7 campioni hanno registrato fenomeni di Carry-Over. In 11 campioni è stata scoperta la contaminazione da Salmonella spp, in 9 additivi oligoelementi. 3 campioni presentavano Micotossine in quantità superiori ai limiti previsti; in un caso è stata rilevata la presenza di Organismi Geneticamente Modificati.

Principi Attivi e Additivi Coccidiostatici - Dai dati il Ministero rileva che l’uso degli additivi e dei principi attivi è da considerare un possibile rischio serio per la salute animale e per la salute umana anche per gli aspetti legati al fenomeno dell’antibiotico-resistenza. L’aver riscontrato anche nel 2021 7 campioni non conformi per fenomeni di Carry-Over (con il 1,19% di non conformità, dato in diminuzione del -1,1 rispetto al 2020), è una conferma dell’adeguatezza dei sistemi di controllo e degli interventi di contrasto. Di questi 6 non conformità sono riferite alla presenza di principi farmacologicamente attivi e 1 è riferito alla presenza di coccidiostatici in mangimi non medicati. I mangimi non conformi erano destinati alle seguenti specie animali: suini (5), conigli (1), vitelli (1). 

Attività ispettiva - Durante lo svolgimento dell’attività ispettiva presso gli Operatori del Settore mangimi (OSM) i Servizi Veterinari hanno ispezionato 13.638 attività in cui sono stati rilevati 878 casi di non conformità, un numero superiore rispetto all’anno precedente, +173. In percentuale le ispezioni hanno riscontato un dato non conforme nel 5,6% dei casi campionati, dato che è leggermente inferiore rispetto al 2020 dove la percentuale di non conformità registrate era del 5,7%. Sono state emesse 81 sanzioni amministrative e in due casi le non conformità sono state segnalate all'Autorità Giudiziaria. Per il Ministero "occorre che a seguito delle verifiche svolte dell’autorità competente, gli operatori del settore dei mangimi pongano rimedio in maniera soddisfacente a tali non conformità e ne impediscano il ripetersi".

PNAA- L'obiettivo primario del piano è di assicurare che vengano svolti i controlli tramite un sistema ufficiale di monitoraggio dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare. Il PNAA ha valenza pluriennale, in linea con quanto stabilito dal Reg. UE 2017/625.

Impatto della pandemia -  La programmazione e l’attuazione del piano di controllo nel 2021 secondo il ministero "ha risentito ancora dell’andamento della pandemia COVID -19 che ha impattato sull’attività lavorativa delle diverse regioni italiane e sullo svolgimento dell’attività programmata dal piano". Tuttavia sul finire dell'anno sembra che la situazione si sia regolarizzata.

Per il futuro -  Al fine di una migliore rappresentazione dello stato sanitario dei mangimi, il Ministero segnala l’opportunità di indagare altre aree di controllo sia per quanto riguarda nuovi analiti, che per la loro distribuzione nelle matrici. Infatti, per il ministero "l’attività di montaggio, che viene svolta attraverso una selezione totalmente randomica dei campioni, permette di svelare la presenza di pericoli emergenti nei mangimi come ad esempio il possibile riscontro degli stessi analiti in matrici diverse da quelle attualmente considerate dal PNAA".