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CONTRASTO AGLI ILLECITI

Uccelli selvatici, le Regioni chiedono competenze

Uccelli selvatici, le Regioni chiedono competenze
Un Servizio regionale di vigilanza sul modello del Veneto in tutte le Regioni. Proposta la riforma del quadro normativo nazionale.


La Conferenza delle Regioni  ha approvato un ordine del giorno sul "Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici" per chiedere l'impegno del Governo ad una riforma del quadro normativo nazionale. Le Regioni chiedono il potenziamento del contrasto diretto agli illeciti e di assumere la funzione di vigilanza, controllo, prevenzione e repressione di reati in materia faunistico-venatoria ed ittica.

Il modello di riferimento è  il percorso seguito dalla Regione Veneto con l’articolo 6 della Legge regionale n. 30/2016: la costituzione del Servizio Regionale di Vigilanza attraverso la regionalizzazione dei Corpi/Servizi di Polizia provinciale venatoria ed ittica. Il tutto tenendo conto dei rilievi della Corte Costituzionale sull'attribuzione della qualifica di polizia giudiziaria, attraverso la diretta assunzione, a carico del bilancio regionale.


Le Regioni puntano a completare il processo di regionalizzazione avviato prima del Piano del 2017 confermando l'assunzione "integralmente a proprio carico" dei costi necessari per lo svolgimento dell’attività di vigilanza, nonché alla "rimozione degli ostacoli giuridici alla regionalizzazione dei Corpi provinciali di vigilanza venatoria".

La modifica del quadro normativo applicabile ai fini dell’attribuzione della qualifica di polizia giudiziaria concorrebbe a "dare efficace e concreta attuazione" al «Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti ai danni contro gli uccelli selvatici».