• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31290
TRANSIZIONE ECOLOGICA

Biodiversità, SIVAE aderisce al Manifesto di Napoli

Biodiversità, SIVAE aderisce al Manifesto di Napoli
Che la transizione ecologica possa finalmente avvantaggiare l'Italia. E' l'auspicio del Manifesto di Napoli, sottoscritto da numerose sigle e professionalità delle scienze ambientali.


La Comunicazione congiunta degli esperti del Comitato Capitale Naturale (CCN) sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Manifesto di Napoli propongono la creazione di un Istituto Nazionale per la Biodiversità, mettendo a fuoco una serie di questioni riconducibili al tema della biodiversità.  Il Manifesto si rivolge anche al nuovo Ministero della Transizione Ecologica, con un approccio professionalizzante  verso tematiche che richiedono approcci qualificati, anche per contribuire alla ricerca e alla creazione di una cultura popolare e scolastica su questi temi.

Il Manifesto è stato sottoscritto a Napoli il 20 marzo da alcuni  docenti ed esperti del ramo ed è pubblicato on line per le adesioni. Ai promotori si sono uniti singole personalità, cittadini, professionisti e sigle del settore fra cui la Sivae (Società Italiana Veternari per Animali Esotici). Numerosi i punti affrontati nel Manifesto, dalle aree protette agli allevamenti, dalla gestione della fauna alle attività della pesca.

Il nuovo Ministero della Transizione Ecologica-  Il nuovo Dicastero dovrebbe "prendere parte attiva nel difendere e promuovere gli zoo e le istituzioni da esso stesso ritenuti idonei e autorizzati, magari delegando questa funzione al costituendo Istituto Italiano per la Biodiversità"- si legge nel Manifesto. Gli zoo sono dediti alla salvezza di alcune specie di grandi mammiferi in pericolo d’estinzione, con successo attorno al 95% dei casi. Gli zoo contribuiscono a forgiare i ricercatori e gli ambientalisti del domani grazie alle emozioni, alle esperienze e all’apprendimento. Tutto ciò anche perché il contatto reale con gli animali non è sostituibile con la lettura di libri, la visione di documentari o la ‘realtà virtuale’. Eppure - fanno notare i sottoscrittori- è ancora minimo il coinvolgimento degli ‘zoo’ nella formazione dei professionisti del settore chiamati a verificare le strutture munite di licenza ministeriale. Le enormi potenzialità nel campo della didattica e della conservazione della biodiversità rimangono in secondo piano.

Educazione ambientale "qualificata"-  Il Manifesto auspica l'introduzione di corsi di “Sostenibilità, Biodiversità, Ecosistemi”  dalle scuole materne all’università. L’educazione ambientale dovrebbe essere effettuata esclusivamente da personale qualificato. Non è pensabile definire Educazione Ambientale, qualsiasi attività. Ogni progetto ambientale dovrebbe essere firmato da un laureato specifico e il piano dovrebbe avere valore di legge. Sarebbe finalmente il caso di valorizzare i musei naturalistici.

Creare l'Istituto Nazionale per la Biodiversità-   L’Italia, nonostante l'altissimo numero di specie presenti non è dotata di una istituzione dedicata al censimento ed al monitoraggio della biodiversità. Un fatto  assai grave anche perché nuove specie vengono descritte annualmente, molte delle quali risultano endemiche dell’Italia. Esistono per contro tante istituzioni museali, ma il personale scientifico e curatoriale è sempre più scarso e l’attività di ricerca sempre più difficile e spesso osteggiata.

La lezione della pandemia: connettività ecologica e immunità di paesaggio-  L’invasione dei sistemi naturali da parte dell’uomo, con conseguente distruzione, gioca un ruolo chiave nel facilitare l’insorgenza di zoonosi emergenti. E' quindi urgente  colmare le lacune conoscitive su questi temi, le ricerche dovrebbe puntare ad un aumento dell’immunità di paesaggio e alla comprensione dell’aumento del tasso di trasmissione della malattia. Si auspica pertanto quanto suggerito dal progetto “Connettività Ecologica” nonché la realizzazione di nuclei di autentica “wilderness” nel senso inteso dall’omonima associazione.

Presentazione del “manifesto di napoli – azioni per la biodiversita'”

Foto: Terra.it/Storiadellafauna.com