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CONFERENZA A CASTELPORZIANO

Illeciti contro gli uccelli selvatici: report sul piano d'azione italiano

Illeciti contro gli uccelli selvatici: report sul piano d'azione italiano
"L'Italia è il primo Paese del Mediterraneo ad adottare piano d’azione”. Così il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa al meeting sul bracconaggio degli uccelli.


Si apre oggi presso la tenuta presidenziale di Castelporziano il meeting internazionale sul bracconaggio degli uccelli, un fenomeno che interessa particolarmente i Paesi del Mediterraneo.  Lo rende noto il Ministero dell'Ambiente.  Durante l’incontro - da oggi fino al 10 maggio 2019- si discuterà in via prioritaria del prolungamento del Piano d’azione di Tunisi (2013-2020) sviluppato contro il bracconaggio dalla  Convenzione di Berna (sulla conservazione della vita selvatica in Europa) e dalla Convenzione di Bonn (sulle specie migratrici).

 “Due giorni fa il rapporto sulla biodiversità pubblicato dall’ONU ha lanciato l’allarme sull’enorme perdita di specie a causa dall’impatto umano" ricorda il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Un milione di specie sono a rischio di estinzione, "più che in ogni altro momento nella storia umana"- spiega.
Al meeting di Castel porziano le due Convenzioni faranno il punto sul problema del bracconaggio degli uccelli nella Regione Mediterranea e per valutare i progressi nell’attuazione del Piano d’Azione. Quest’anno il meeting sarà ospitato dall’Italia

Come primo Paese nel bacino Mediterraneo, a marzo 2017, l’Italia ha approvato il Piano d’azione Nazionale per il contrasto sugli illeciti contro gli uccelli selvatici. Vogliamo rafforzare sempre più la buona sinergia fra amministrazioni centrale, Regioni, Carabinieri Forestali, ISPRA e portatori di interesse per attuare il piano”.
Il Piano d’azione Nazionale per il contrasto sugli illeciti contro gli uccelli selvatici prevede 32 azioni, ripartite in cinque aree di intervento: contrasto diretto (11), contrasto indiretto (9), prevenzione (5), monitoraggio (5) e cabina di regia (2).
Particolare rilevanza assumono l’impegno a un maggiore coordinamento degli interventi, in particolare nei sette black-spot individuati per la particolare concentrazione di atti di bracconaggio, il rafforzamento dei controlli da parte dei Carabinieri Forestali e dei Corpi di Polizia Provinciali, un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Primo report annuale sul Piano di contrasto (anno 2018)