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REGIONI E COMUNI

Delfinario di Rimini, sì al decreto di chiusura come 'zoo'

Delfinario di Rimini, sì al decreto di chiusura come 'zoo'
La Conferenza Unificata approva il decreto di chiusura. Per il MinAmbiente mancano requisiti per i delfini. E la struttura passa alle otarie e diventa acquario.
Il Ministero dell'Ambiente può disporre la chiusura delle strutture che non sono in possesso della licenza previsti per i giardini zoologici. Il decreto di chiusura è adottato di concerto con i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, sentita la Conferenza unificata che si è appunto espressa in questo senso il 25 settembre scorso, approvando lo schema di decreto concernente la chiusura del Delfinario di Rimini. La notizia dell'approvazione è pubblicata dal notiziario odierno regioni.it

A settembre si è tenuta una riunione tecnica nel corso della quale il MinAmbiente "ha sostenuto che  non è possibile accogliere l'istanza di licenza di giardino zoologico presentata dalla società Delfinario di Rimini srl, perchè mancante di alcuni requisiti minimi fondamentali in materia di delfini, mentre il Comune di Rimini e l'ANCI hanno espresso parere favorevole alla chiusura del Delfinario, pur auspicando un superamento degli attuali vincoli che impediscono l'adeguamento della struttura in questione". A favore del decreto di chiusura si sono espresse le Regioni, le Province Autonome e l'ANCI. La disciplina della licenza è contenuta nel decreto legislativo 73/2005., che recepisce in Italia la cosiddetta Direttiva Zoo.

Dai delfini alle otarie- Fino al 31 ottobre scorso, l'impianto aveva ripreso gli spettacoli come "acquario", "che rientra nella tipologia delle 'medie attrazioni', diversa per legge da quella di 'giardino zoologico'"- spiegava il Sindaco di Rimini già nel mese di luglio. Per quanto riguarda gli animali che si esibiranno nella vasca di Lungomare Tintori, niente delfini, solo otarie: una specie non protetta dalla convenzione Cites, la task force del Corpo forestale dello Stato che 10 mesi fa, dopo un sopralluogo, aveva sanzionato la struttura riminese dando il via al sequestro dei delfini disposto poi dalla procura di Rimini, che secondo i veterinari e i funzionari del ministero dell'Ambiente, venivano mantenuti in cattività, sedati con tranquillanti, inseriti in vasche inadeguate e prive di protezione dal sole e dalla vista del pubblico. Quelle accuse la proprietà le aveva sempre respinte, dichiarando "che gli animali sono sempre stati trattati con la massima cura" e raccogliendo firme su firme per ricominciare gli spettacoli.

Attualmente la direzione della struttura avvisa il pubblico da proprio sito web che "il Delfinario di Rimini, che ospitava le Otarie, ha concluso la stagione 2014" e dà appuntamento nel 2015 "con una stagione ricca di sorprese".