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RELAZIONE ANNUALE

Le professioni si confermano sorvegliate speciali dell'Antitrust

Le professioni si confermano sorvegliate speciali dell'Antitrust
E' destinata a permanere costante l'attenzione dell'Autorità verso i servizi professionali, settore ormai consolidato nell'enforcement Antitrust. ,
Nell'ultimo anno, l'Antitrust ha svolto varie istruttorie nel settore delle professioni (nei confronti dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, del Consiglio Nazionale Forense e dell'Ordine dei Notai) " per presunta violazione del divieto di intese restrittive della concorrenza". L'Autorità ha identificato la presenza di diverse pratiche restrittive nel settore dei servizi professionali. La vigilanza dell'Autorità ha avuto soprattutto il fine di assicurare che i nuovi spazi aperti alla concorrenza in virtù di norme liberalizzatrici "fossero effettivi e non venissero compromessi da comportamenti restrittivi degli operatori volti ad ostacolarne l'effettività e a mantenere lo status quo, a detrimento della collettività".
Le tariffe sono state ancora una volta l'aspetto privilegiato della vigilanza Antitrust, che nella relazione descrive i comportamenti messi in atto e le relative sanzioni. Su questo fronte, le istruttorie hanno riguardato soprattutto i Notai.

Ordini come associazioni di impresa-  L'istruttoria nei confronti del Consiglio dei Notai di Verona (CNV) era stata avviata in seguito alla segnalazione di un notaio, attivo nel distretto notarile di Verona, avente ad oggetto il presunto comportamento anticoncorrenziale del CNV, consistente in una serie di "condotte di condizionamento dei propri iscritti in tema di tariffe professionali".
Nel corso del procedimento, l'Autorità ha accertato che le condotte poste in essere dal CNV si erano concretizzate: a) nell'invio ai notai del Collegio di Verona di una circolare e nell'adozione di una delibera, con cui erano state decise le misure di monitoraggio dei compensi percepiti negli anni 2008- 2010; b) nell'invio di due lettere con cui venivano richieste informazioni per verificare l'esistenza di eventuali "anomalie" di prezzo; c) nel mantenimento delle tabelle relative ai compensi sul proprio sito internet.
L'Autorità ha ritenuto che le condotte del CNV costituissero "deliberazioni di un'associazione di impresa volte a limitare le politiche di prezzo dei propri iscritti e, pertanto, qualificabili come un'unica intesa avente oggetto restrittivo della concorrenza". In ragione della gravità e della durata dell'infrazione l'Autorità ha irrogato al CNV una sanzione amministrativa pari a 20.445 euro.

Analogo il procedimento istruttorio nei confronti del Consiglio Notarile di Bari (CNB), di Milano e di Lucca.

Limitazione delle politiche di prezzo- A Bari, l'Antitrust ha accertato un'intesa restrittiva della concorrenza "finalizzata a limitare l'adozione di politiche di prezzo indipendenti da parte dei notai". Il procedimento era stato avviato in seguito a una segnalazione da parte di un notaio, attivo nel distretto notarile di Bari, che lamentava presunti comportamenti anticoncorrenziali del CNB volti a limitare la libertà di determinazione dei corrispettivi per le prestazioni notarili da parte dei propri iscritti. I notai venivano informati che il CNB avrebbe esercitato il potere/dovere di vigilanza anche sui comportamenti di prezzo ritenuti integrare forme di concorrenza illecita. In ragione della gravità e della durata dell'infrazione, l'Autorità ha irrogato al CNB una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 10.227 euro.

Tentativo di vanificare l'intervento liberalizzatore- A Milano, l'Autorità ha accertato che il Consiglio Notarile, con la delibera n. 4 del 31 gennaio 2012, inviata a tutti i notai sottoposti alla propria vigilanza, al fine di individuare valori medi per valutare l'adeguatezza dei compensi richiesti per le prestazioni professionali svolte, rinviava esplicitamente ai tariffari precedentemente in vigore, abrogati dal d.l. 1/2012. Esso, inoltre, ribadiva in tale delibera il ruolo di controllo e sanzionatorio del Consiglio distrettuale, minacciando azioni disciplinari nei confronti dei notai che si fossero discostati eccessivamente dai parametri tariffari.L'Autorità ha ritenuto che la delibera del CNM, intervenendo sulla possibilità per i notai di Milano di determinare liberamente il prezzo applicabile alle proprie prestazioni professionali, costituisse una decisione di un'associazione di imprese idonea a influenzare le condotte commerciali degli associati, qualificabile come intesa avente oggetto restrittivo della concorrenza. L'Autorità ha ritenuto che la citata delibera del CNM, intervenendo con le modalità illustrate sulla possibilità per i notai di  determinare liberamente il compenso applicabile alle proprie prestazioni professionali, mirasse, nella sostanza, a vanificare l'intervento liberalizzatore. In ragione della gravità e della durata dell'infrazione, l'Autorità ha irrogato al CNM una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 99.403 euro.

Azioni disciplinari contro gli iscritti- A Lucca, l'Antitrust è intervenuta sull'adozione da parte del Consiglio Notarile di Lucca di tariffari relativi ad alcune prestazioni notarili, nonché l'adozione di un sistema di monitoraggio ed enforcement a garanzia dell'applicazione uniforme dei prezzi. Le risultanze istruttorie hanno altresì evidenziato con chiarezza che il CNL aveva previsto un sistema sanzionatorio, in caso di mancata osservanza dei tariffari da parte dei notai, e aveva informato i notai della possibilità di essere deferiti alla Commissione Regionale di Disciplina (CO.RE.DI) in caso di inosservanza dei prontuari. L'Autorità ha irrogato al CNL una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 19.992 euro.

pdfRELAZIONE_ANTITRUST_2014.pdf2.9 MB