• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31390
RAPPORTO MINSAL

Ogm negli alimenti, frontiere garanzia per il mercato italiano

Ogm negli alimenti, frontiere garanzia per il mercato italiano
Controlli sulla presenza di ogm negli alimenti: positività in calo, una sola non conformità riguardante il riso GM non autorizzato.

Sul mercato italiano i prodotti alimentari "rispettano i requisiti d'etichettatura, assicurando in tal modo una corretta informazione al consumatore". La presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è "decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, ed i controlli alla frontiera contribuiscono a mantenere tale risultato".

Pubblicato il Piano Nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Il 2013 è stato il secondo anno della programmazione 2012-2014 del Piano; l'attività di controllo ufficiale per la ricerca di OGM nel settore degli alimenti ha confermato la costante e particolare attenzione che tutte le Regioni e Province autonome e tutti i soggetti interessati rivolgono alla tematica OGM. Solo in una Regione non sono stati svolti i controlli programmati.

Il Ministero della salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l'Istituto superiore di sanità, predispone il Piano triennale al fine di facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo svolte in questo specifico settore dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti comunitari nn. 1829/2003 e 1830/2003, sia del regolamento CE n. 882/2004 relativo ai controlli ufficiali. Il  Piano si articola in più parti, definisce ruoli ed obiettivi per tutti i soggetti coinvolti, individua le principali matrici alimentari da sottoporre al controllo e i criteri a cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l'adozione di un Piano regionale di controllo ufficiale sul proprio territorio. Nei Piani regionali/provinciali vengono indicati il numero di campioni assegnati per ogni provincia/ASL, i criteri utilizzati per tale ripartizione, nonché i laboratori designati dalle Autorità regionali competenti per il controllo ufficiale degli OGM. Inoltre se fosse previsto dalle Regioni un incremento dei controlli documentali si potrebbe ottenere il contenimento del numero di campionamenti per le analisi.

Campionamenti. Esaminando i dati relativi al territorio la valutazione generale dei risultati è positiva, sia dal punto di vista della numerosità dei campionamenti che di percentuale di non conformità. Infatti, il numero totale di campioni analizzati ed elaborati è di 868 sul territorio per i quali è stata rilevata una sola non conformità riguardante il riso GM non autorizzato. La percentuale di positività degli eventi autorizzati e i relativi valori riscontrati sono diminuiti rispetto all'anno precedente. Ciò conferma da una parte la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall'approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, dall'altra l'efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

Controllo all'importazione. Nel corso del 2013 i campionamenti risultano essere stati 137, un numero superiore rispetto a quello dell'anno precedente, anche se non tutti gli uffici hanno svolto tali controlli. Rispetto all'anno precedente si nota che all'incremento del numero dei campioni non corrisponde un incremento di quelli positivi. Bisogna tuttavia considerare che l'aumento dei campioni è determinato principalmente dai controlli effettuati sui prodotti a base di riso provenienti dalla Cina in applicazione della decisione UE 2013/287. In tal senso i risultati indicherebbero un'accresciuta attenzione anche da parte delle Autorità cinesi verso prodotti da esportare sul mercato dell'UE. Ciò è in linea anche con la diminuzione delle notifiche di allerta pervenute al sistema RASFF nel 2013 da parte dei degli Stati membri.
Il riscontro delle positività all'importazione ha riguardato altre matrici, confermando che questa fase rimane un punto fondamentale nella catena dei controlli ufficiali. Pertanto, gli uffici di frontiera, prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari, è fondamentale che contribuiscano sempre attivamente alla realizzazione di quanto programmato nel Piano nazionale proprio in
relazione al ruolo essenziale che rivestono nella catena dei controlli ufficiali.

Laboratori pubblici. Considerata la complessità del controllo analitico, l'attività diventa sempre più intensa, ai fini sia della validazione dei metodi, sia della relativa applicazione nell'ambito del controllo ufficiale. I laboratori sono pertanto chiamati a fornire un servizio altamente specializzato e a investire risorse sempre più consistenti al fine di adeguare il controllo analitico alla crescente complessità del mercato che richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. In tale contesto, si sottolinea ancora una volta la necessità di completare il processo di espansione, peraltro già a buon punto, dell'attività analitica di screening, ed iniziare ad incrementare l'attività analitica accreditata anche per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato comunitario, al fine di assicurare l'omogeneità dell'azione di controllo sul territorio nazionale. In considerazione della necessità di ricercare un numero crescente di eventi GM, è tuttavia ipotizzabile per il prossimo futuro, al fine di razionalizzare l'attività analitica sia per
gli aspetti tecnici che economici, un sistema di supporto mutualistico tra laboratori con specializzazione analitica complementare.