• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31390
SUPERATI I LIMITI UE

Alterati i parametri sulla presenza di aflatossina

Alterati i parametri sulla presenza di aflatossina
Venivano falsificati volta per volta i valori dell' aflatossina M1, nel latte atto a divenire Parmigiano Reggiano. Distrutte più di duemila forme.

La Procura della Repubblica di Parma, dopo un'accurata indagine dei Nas mercoledì ha denunciato e posto agli arresti domiciliari quattro persone contestando loro i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falso in atto pubblico, alla commercializzazione di sostanze alimentari nocive e di prodotti non genuini e per tentata truffa aggravata finalizzata alla ricezione di erogazioni pubbliche della Regione per il latte qualità. Uno degli arrestati è il direttore del Centro servizi per l'Agroalimentare, ente accreditato a livello nazionale per l'autocertificazione della salubrità del latte.
Il Pm Fabrizio Pensa ha chiesto la custodia cautelare per due contitolari di un'azienda agricola di Montechiarugolo per aver immesso nel ciclo di produzione il latte contaminato.
I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione hanno posto sotto sequestro tutte le forme in stagionatura prodotte con le partite di latte contaminato: complessivamente 2.402 forme di Parmigiano Reggiano sono bloccate in 13 caseifici del parmense e saranno destinate alla distruzione. (fonte)

Le indagini, coordinate dal pm Fabrizio Pensa, sono cominciate undici mesi fa e hanno riguardato 13 caseifici del Consorzio del Parmigiano Reggiano, in cui sono stati eseguiti controlli e perquisizioni.
Secondo quanto accertato dalle indagini degli inquirenti, negli ultimi mesi però le analisi sono state contraffatte. In particolare, sono stati alterati i parametri sulla presenza di aflatossina. Secondo l'Unione europea, l'aflatossina può essere tollerata solo in quantità minima, pari a 0,05 microgrammi per litro. Nelle partite di formaggio analizzate dai carabinieri però, è stato accertato che il limite in alcuni casi sforava fino a quasi il doppio delle quantità consentite.
Il latte interessato infatti, che veniva destinato esclusivamente alla produzione di Parmigiano Reggiano, proveniva dall'azienda agricola in cui era stato utilizzato mais contaminato dalla tossina. Ma dalle analisi uscite dal Centro servizi per l'agroalimentare questo non risultava, tanto che nessuna segnalazione è arrivata all'Asl e la buona qualità del latte, ottenuta grazie alle falsificazioni, era stata utilizzata perfino per chiedere contributi pubblici alla Regione Emilia Romagna.
A chiarire la situazione è stata l'indagine dei Nas, cominciata proprio a seguito del periodo di siccità della scorsa estate, che poteva far presupporre la formazione della sostanza tossica nel mais e quindi la sua potenziale diffusione ai prodotti caseari. Gli inquirenti hanno accertato che il direttore del laboratorio e i titolari dell'azienda e del caseificio utilizzavano ripetutamente il sistema delle false certificazioni per trasformare le materie, prime che altrimenti sarebbero state inutilizzabili. (fonte)

Aflatossine- il quadro normativo sul sito EFSA

Dichiarazione del Ministro Maurizio Martina- "L'operazione della Procura di Parma e dei Nas a tutela della salute dei consumatori e del Parmigiano Reggiano è la conferma che il nostro sistema di controlli funziona. Abbiamo gli anticorpi giusti per contrastare con efficacia chi viola le regole, creando danni enormi alla reputazione dei nostri prodotti. Dobbiamo anche ribadire che non c'è al mondo un sistema di verifiche come quello previsto per i prodotti di qualità italiani". Così il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha commentato l'operazione del Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di Parma riguardante controlli sul latte. "Solo nel 2013 abbiamo condotto più di 130mila controlli e tra i prodotti DOP e IGP il tasso di contraffazione mostra percentuali molto basse. Il Governo è totalmente impegnato al fianco dei produttori che rispettano la legge e sono protagonisti di quel grande successo che è il Made in Italy agroalimentare, che vale oltre 33 miliardi di euro solo di export. Allo stesso tempo l'obiettivo primario resta quello di garantire la salute e la fiducia dei consumatori italiani ed internazionali", ha concluso Martina. (fonte)

Dichiarazione del Ministro Beatrice Lorenzin- "L'operazione della Procura di Parma, a seguito dell'indagine NAS, dimostra l'efficacia dei controlli sulla sicurezza alimentare nel Paese,priorità assoluta del nostro Governo e del ministero della Salute. I risultati dell'indagine ci rassicurano sulla limitatezza dei casi, che riguardano solo una parte della produzione. Per questo possiamo tranquillizzare i consumatori italiani e stranieri. Proseguiremo nei controlli con il massimo del rigore a garanzia del Consorzio Parmigiano Reggiano, che è parte lesa. Ringrazio la procura di Parma e i nostri carabinieri del Nas, che come sempre affiancano il ministero della Salute nella tutela del benessere dei cittadini e dell'eccellenza dei prodotti italiani".