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DECRETO DEL FARE

Dirigenti veterinari: riconosciuto il servizio prestato all'estero

Dirigenti veterinari: riconosciuto il servizio prestato all'estero
Approvato con il 'Decreto del fare' il riconoscimento del servizio prestato dai dirigenti veterinari in altri Stati membri.
Lo prevede l'articolo 44 del provvedimento di conversione in legge del 'Decreto del Fare' (Dl 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), approvato in via definitiva anche dal Senato. L'articolo 44 aggiunge al comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59,  il seguente periodo:
 
«Relativamente al personale delle aree della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria che presta servizio presso le strutture sanitarie pubbliche, per le quali l'ordinamento italiano richiede, ai fini del riconoscimento di vantaggi economici o professionali, che l'esperienza professionale e l'anzianità siano maturate senza soluzione di continuità, tale condizione non si applica se la soluzione di continuità dipende dal passaggio dell'interessato da una struttura sanitaria, di cui alla legge 10 luglio 1960, n. 735, di uno Stato membro a quella di un altro Stato membro».

All'onere derivante dal riconoscimento si provvede con le risorse del fondo di rotazione riassegnate al Fondo sanitario nazionale, ai fini della successiva erogazione alle regioni, sulla base di apposito riparto, da effettuare con decreto del Ministro della salute. Il riparto è adottato  di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.