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MALATTIE DA VETTORI

IZSVE, il virus West Nile arriva nella bassa veronese

IZSVE, il virus West Nile arriva nella bassa veronese
L'Istituto zooprofilattico delle Venezie ha isolato a Casaleone (Verona) un «Culex pipiens» positivo alla «West Nile disease», la Malattia del Nilo Occidentale.

È la prima volta, da quando nel 2008 tale tipo di malattia è comparso nella Regione, che una zanzara portatrice del Virus West Nile iene rinvenuta nelle campagne veronesi. L'insetto è stato catturato nell'ambito del monitoraggio della diffusione del virus sul territorio. La circostanza non costituisce un fattore di pericolo immediato per la popolazione locale. Ma è bastata a far scattare le procedure di allerta da parte dell'Ulss 21.

«Immediatamente», rimarca Paolo Coin, direttore del Dipartimento di prevenzione, «abbiamo inviato a tutti i sindaci, a cominciare da quelli dei Comuni più vicini al luogo dove è stata rilevata la zanzara portatrice del virus, una comunicazione affinché sensibilizzino la popolazione ad adottare le misure idonee di prevenzione e per sollecitare trattamenti sul territorio». Poi evidenzia: «Ai medici di famiglia abbiamo spedito copia della circolare ministeriale, con i protocolli da adottare nel caso insorgessero in qualche paziente i sintomi della malattia». Coin, comunque, assicura che l'incidenza del virus sull'uomo non è particolarmente elevata. «Nell'80 per cento dei casi», puntualizza, «l'infezione è priva di sintomi, tutt'al più più chi la contrae può avere una banalissima febbre. In un altro 19 per cento di pazienti si può riscontrare una temperatura corporea più alta». Per il dirigente solo l'uno per cento delle volte la malattia può evolversi nella sua forma più grave e, per fortuna, più rara. «In presenza di altre patologie gravi», prosegue Coin, «il virus può essere fatale».

Il virus, per il quale non esiste un vaccino per l'uomo, si evita soltanto con la riduzione dell'esposizione del corpo alle punture. Se è esclusa la trasmissibilità da persona a persona, o da cavallo a persona, è stato invece documentato il passaggio indiretto tra uomini attraverso le trasfusioni di sangue o suoi componenti, il trapianto di organi e tessuti. Per questo motivo anche le associazioni di volontariato, come quella dei donatori di sangue dell'Avis, mantengono alta la guardia sul fenomeno.

«Temo che tutto ciò provochi un calo delle donazioni», afferma Mauro Zocca, presidente dell'Avis provinciale, «anche se i nostri donatori, che sono circa tremila solo nel Basso veronese, vengono già sottoposti a controlli puntuali e periodici prima delle donazioni. Vista la situazione, comunque, sensibilizzeremo i nostri iscritti tramite le oltre 20 sezioni sparse nella zona». Dal canto suo, anche la Regione conferma: «Sono state adottate dal Centro nazionale sangue misure di sorveglianza attiva dei donatori delle province dove si sono già verificati casi umani di West Nile nel biennio 2012-2013». (fonte: l'Arena di Verona)

Sorveglianza sulle malattie da vettori

Prevenzione e sospensione delle donazioni

Avviso di sospensione delle donazioni

Approfondimenti al sito del Centro Nazionale  Sangue

Autorizzazione Ema vaccino per cavalli (Equilis West Nile di Intervet International BV)