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UFFICI ISTRUTTORI

Ordini veterinari verso la separazione delle funzioni

Ordini veterinari verso la separazione delle funzioni
Nei procedimenti disciplinari la funzione istruttoria sarà separata da quella giudicante.

Lo prevede la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie contenuta nel Ddl Lorenzin. La separazione è intesa a garanzia del diritto di difesa, dell’autonomia e della terzietà del giudizio disciplinare.

In ogni Regione vengono costituiti gli Uffici istruttori di Albo, composti un numero compreso tra 5 e 11 iscritti sorteggiati tra i componenti delle Commissioni disciplinari, garantendo la rappresentanza di tutti gli Ordini, e un rappresentante estraneo alla professione nominato dal Ministro della salute. I componenti degli Uffici istruttori non possono partecipare ai procedimenti relativi agli iscritti al proprio Albo di appartenenza.  Cinque componenti sorteggiati tra quelli facenti parte dei corrispettivi Uffici Istruttori Regionali costituiscono l’Ufficio istruttorio nazionale di Albo, del quale fa parte un rappresentante estraneo alla professione nominato dal Ministro della salute.

Il meccanismo si avvia sulla base di esposti o su richiesta del Presidente della Commissione disciplinare, oppure d’ufficio. In seguito, gli Uffici istruttori compiono gli atti preordinati all’instaurazione del procedimento disciplinare, sottoponendo all’organo giudicante la documentazione acquisita e le motivazioni per il proscioglimento o per l’apertura del procedimento disciplinare, formulando in questo caso il profilo di addebito.

Gli iscritti, in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività professionale, compresa quella societaria, sono soggetti alle sanzioni disciplinari secondo una graduazione correlata alla volontarietà della condotta, alla gravità e alla reiterazione dell’illecito.

Nel caso di Regioni con un solo ordine professionale o delle Province Autonome sono costituiti, rispettivamente, Uffici istruttori interregionali o interprovinciali.