Attraverso il comunicato, AISAD (Associazione Italiana Settore Animali Domestici), AIPA (Associazione Italiana Imprese Pesci ed Acquari) e FOI (Federazione Ornicoltori Italiani ONLUS) criticano fortemente la proposta di introdurre la figura del garante per i diritti degli animali, su tutto il territorio nazionale.
Si sottolinea un passaggio importante della dichiarazione diffusa da AISAD, AIPA e FOI: “Qualcuno potrebbe sorprendersi, per il fatto che i medici veterinari, preparati, esaminati ed abilitati dallo Stato italiano, sembrano trascurati in un provvedimento che tratta della materia oggetto della loro professione. Errore. I veterinari sono citati, e con una certa evidenza: “Nel caso in cui un veterinario non ottemperi alle disposizioni di cui al presente comma, le pene di cui agli articoli 544-bis, 544-ter, 544-quater, 544-quinquies e 727 del codice penale sono aumentate del doppio”. Forse non sembra una forma canonica di collaborazione, anzi: sono citati perché passibili di punizione….”
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