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Il garante degli animali c’è già: è il medico veterinario

Catofficecomp0rUn progetto di legge, illustrato in Senato alla presenza del Sottosegretario alla Veterinaria, Adelfio Elio Cardinale, propone la creazione del Garante degli Animali. Nessun ruolo per il Medico Veterinario. Quando previsto, il Medico Veterinario è nel capitolo sanzioni.

Spiega la proponente, sen. Manuela Granaiola (co-firmatari i Senatori Silvana Amati, Biondelli, Bassoli, Adamo, Chiaromonte, Vincenzo De Luca, Del Vecchio, Donaggio, Fioroni, Latorre, Marcenaro, Maritati, Nerozzi, Pegorer, Scanu, Anna Maria Serafini, Tomaselli e Vita) che "lo scopo della proposta è di "rendere effettivo e cogente il rispetto della legislazione europea e nazionale vigenti e di applicare i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, attraverso l'istituzionale del Garante nazionale dei diritti degli animali e di una rete di garanti ai livelli delle amministrazioni locali".

La proposta della Sen Granaiola non è isolata, se ne incontrano di analoghe in Parlamento che non citano nemmeno la figura del medico veterinario. In questa, invece, la professione è prevista. Per essere sanzionata:
"I veterinari pubblici e privati hanno l'obbligo di segnalare al Garante tutti i casi di maltrattamento, di sevizie, di ingiustificata soppressione o di abbandono di animali che vengano a loro conoscenza. Nel caso in cui un veterinario non ottemperi alle disposizioni di cui al presente comma, le pene di cui agli articoli 544-bis, 544-ter, 544- quarter, 544-quinquies e 727 del codice penale sono aumentate del doppio".

Il Garante è l'ennesimo vigilantes, con il compito di vigilare - fra le altre cose - sull'applicazione della normativa nazionale ed europea in materia di tutela dei diritti degli animali; sull'attività degli enti, delle istituzioni e dei oggetti pubblici e privati che operano con animali. La proposta di legge è stata presentata il 4 ottobre scorso nell'ambito del convegno "La tutela degli animali. Il lungo cammino delle proposte in Parlamento" (documentazione).

Sulla scia di iniziative legislative delle scorse legislature- che parlavano di "far west della veterinaria"- anche quelle in discussione, sembrano trascurare l'esistenza di un solido ordinamento professionale che discendendo dall'abilitazione di Stato, passando per il ruolo dell'Ordine, arriva ad una corposa normativa veterinaria, sia nazionale che comunitaria, in materia di protezione, salute e benessere animale. Per tacere di un assetto istituzionale che fa capo al Ministero della Salute, ai Servizi Veterinari e all'esercizio individuale, nel pubblico come nel privato, come operatori di sanità pubblica veterinaria.

L'ANMVI che ha già pubblicamente stigmatizzato la propria contrarietà alla proposta, si è già dichiarata aperta ad un confronto con i parlamentari.

pdfDDL_SEN_GRANAIOLA_N._3385.pdf72.76 KB

pdfPDL_ON_NASTRI_N.4666.pdf154.43 KB

Video-Intervento del Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale (Giovedi' 4 ottobre 2012 -Senato della Repubblica)