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INTERVISTA

Maiale sì Criceto no? Pressing sui Senatori: correggere gli errori della Camera

Maiale sì Criceto no? Pressing sui Senatori: correggere gli errori della Camera
La Commissione Giustizia del Senato corregga l'errore di Montecitorio. Melillo (SIVAE) a ilfattoquotidiano.it: hanno fatto confusione tutti.

Mentre tutti, dai media alla Lav, dai politici del Pd a quelli del Pdl, esultano ed esprimono grande soddisfazione per una scelta che darà pace ai padroni di cani e gatti (7 milioni di cani e 7,4 milioni di gatti vivono con 6 milioni di famiglie italiane, dati Assalco), c'è chi nota l'assurdità dell'articolo. Sono i veterinari della Sivae, la società italiana per animali esotici federata all'Anmvi, associazione nazionale dei medici veterinari, che con un comunicato stampa chiedono al Senato di correggere la norma.

La definizione "domestico", infatti, è una "terminologia impropria e ridicola che rende vietabile il criceto, ammissibile la capra". E spiegano: "La definizione 'domestico' non riguarda affatto la adattabilità alla vita in appartamento ma si riferisce invece a quelle specie su cui l'uomo da secoli esercita una selezione artificiale tale da renderle diverse dall'ancestrale selvatico. In questo senso sono sì 'domestici' il cane ed il gatto, ma lo sono anche l'asino e la capra che senz'altro appaiono poco raccomandabili come pet da appartamento. Viceversa un criceto si è appena incamminato sulla strada della domesticazione e rimane, colore del mantello a parte, virtualmente identico ai suoi ancestrali selvatici".

A ilfattoquotidiano.it Alessandro Melillo, esperto di animali esotici della Sivae, aggiunge: "Con animali esotici si intende in veterinaria tutti quelli che non sono cani, gatti e animali da fattoria. Dalla riforma rimangono fuori tanti animali innocui, dai criceti al canarino, passando per la cocorita. Un'iguana, alcune specie di serpenti, un geco, oltre a essere assolutamente privi di elementi di nocività, sono più adatti alla vita condominiale rispetto a un San Bernardo o un Rottweiler. Persino un gatto, lasciato libero di vagare, frequenta le zone comuni di un condominio e può dare fastidio. Al contrario, posso tenere un porcellino d'India per 10 anni e il mio vicino non lo scoprirebbe mai. Con "esotico" il legislatore si immagina la tigre in salotto. Ma esiste già un regolamento per gli animali pericolosi".

E chiede, insieme alla Sivae, che i legislatori sentano il parere tecnico dei veterinari prima di legiferare su questioni simili. Eppure, la Lav, Lega anti vivisezione, vanta di aver promosso la disposizione. "Spesso la Lav fa confusione – conclude Melillo - Non si può mettere sullo stesso piano una bambina che possiede un coniglietto e un trafficante di serpenti".

La riforma del condominio è stata approvata dalla Camera dei Deputati ed è stata assegnata alla Commissione Giustizia del Senato. I regolamenti condominiali nn potranno più vietare gli animali "domestici". La norma originaria parlava di animali "da compagnia".