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PARLAMENTO

Riforma Ordini, la Commissione Giustizia chiede modifiche.

Riforma Ordini, la Commissione Giustizia chiede modifiche.
La Commissione Giustizia della Camera condivide i rilievi critici del Consiglio di Stato sul DPR di riforma degli Ordini e chiede modifiche.

Esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, la III Commissione della Camera (Giustizia) ha approvato un parere favorevole subordinato all'accoglimento di alcune modifiche. La Commissione è pervenuta al parere dopo aver svolto un ciclo di audizioni che ha visto la partecipazione di Confprofessioni. Sugli orientamenti della Commissione, presieduta dall'On Giulia Bongiorno, ha inciso anche il parere del Consiglio di Stato che sullo schema di DPR ha mosso rilievi "pienamente condivisi" dalla III Commissione.

Precisare l'ambito di applicazione del decreto – Chiarire cosa si intende per "professione regolamentata", valutando l'opportunità di fare riferimento all'articolo 33 della Costituzione, che sancisce l'obbligatorietà dell'esame di Stato per l'esercizio di determinate professioni.

Formazione continua - Sulla formazione continua obbligatoria, le commissioni lamentano un eccesso di delega: su questa materia la norma primaria affidava la potestà regolamentare unicamente agli Ordini, mentre lo schema del decreto affida la regolamentazione attuativa al ministero vigilante.

Sistema disciplinare -Altre osservazioni riguardano il nuovo sistema disciplinare: va contemplata l'istituzione di consigli di disciplina territoriali per gli Ordini e Collegi che decidono in via amministrativa, e l'istituzione, all'interno dei consigli territoriali e nazionali, di specifiche sezioni disciplinari dedicate – senza qualsiasi altra funzione amministrativa – per gli Ordini e Collegi che decidono in via giurisdizionale.

Proroga per l'assicurazione obbligatoria- Infine, la Commissione chiede al ministero della Giustizia di inserire nel decreto una "scadenza temporale differita" per l'entrata in vigore dell'assicurazione obbligatoria, e di specificare che i Consigli nazionali degli Ordini e Collegi possono negoziare polizze assicurative collettive.