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LIBERALIZZAZIONI

Antitrust: passare dagli Ordini alle Agenzie di Valutazione

Antitrust: passare dagli Ordini alle Agenzie di Valutazione
"Sarebbe utile cominciare a ragionare, non dico da qui a domani, ma in prospettiva, su delle agenzie di valutazione a cui eventualmente il professionista si può iscrivere".
Così, il Garante della Concorrenza alla presentazione dell'ennesimo libro contro le professioni.

Il libro "Dinastie d'Italia", edito dall'Università Bocconi, analizza "il peso che il troppo comune favoritismo nei confronti di parenti e conoscenti ha nelle professioni regolamentate". Ed ha per sottotitolo la domanda "Gli Ordini tutelano davvero i consumatori?"Una risposta l'ha data ieri il Presidente dell'Agcom, Giovanni Pitruzzella, nella sede del Messaggero, dove si presentava la pubblicazione. Ogni agenzia –ha speigato- assicurerebbe "all'esterno degli standard qualitativi che riguardano, badate bene, non soltanto il prezzo, ma anche il tipo di prestazioni».

Il numero uno dell'Antitrust pensa ad «agenzie in concorrenza tra di loro che potrebbero essere utili anche al consumatore perché i professionisti che aderiscono sono valutati da quella agenzia e quindi hanno determinati standard qualitativi, prestazionali e reputazionali». «Credo che gli ordini abbiano esaurito gran parte della loro funzione. Potrebbero restare sul piano dell'aggiornamento professionale, eventualmente, ma non mi pare che le esperienze siano particolarmente brillanti.

Ma Pitruzzella critica anche le Università: «Lasciatemelo dire da professore universitario - afferma ancora Pitruzzella - stiamo rinviando sempre di più nel tempo la formazione degli studenti». Ecco perché è necessario valorizzare le norme che prevedono il tirocinio professionale all'università. «Dovremo, con coraggio ma con capacità di innovazione - conclude il garante della concorrenza -, riflettere su come le università possono inserirsi in questo processo di apertura e cambiamento di un settore decisivo per la nostra economia».

"Dinastie d'Italia", firmato da Pellizzari e Orsini, si propone di valutare l'effetto delle restrizioni e delle barriere all'ingresso in rapporto alla qualità dei servizi offerti dai professionisti. Il volume analizza gli elenchi nominativi degli iscritti agli ordini per misurare e confrontare il grado di familismo tra professioni e aree del paese e dimostra che a un livello maggiore di connessioni familiari corrisponde in alcuni casi una peggiore qualità dei servizi.