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TRASPORTO ANIMALE, PIU’ CONTROLLI E NESSUNA MODIFICA

TRASPORTO ANIMALE,  PIU’ CONTROLLI E NESSUNA MODIFICA
Assotrabe chiede più controlli sul rispetto del regolamento 1/2005 sul benessere del trasporto animale contro la concorrenza sleale. Uniceb chiede al Governo italiano di sostenere in Europa il rinvio delle modifiche su durata del viaggio e densità di carico.

A gennaio è diventato obbligatorio per tutti i veicoli l'adozione del sistema satellitare e della registrazione dei dati di viaggio, obbligo già in vigore peri i veicoli di nuova immatricolazione dal 2007. "Siamo sempre sotto controllo con il gps- dichiara il presidente di Assotrabe Carlo Caponi- ma serve a poco. Ci sono sempre pochi controlli soprattutto nella fase di carico e scarico degli animali e riguardo alle soste. Da Roma in giù i veterinari stentano a controllare le condizioni e la densità di carico degli animali diretti ai macelli".

E ancora: "stiamo perdendo commesse a favore di chi non rispetta le regole spesso stranieri, piccoli autotrasportatori che devono sottostare alle richieste dei committenti. Noi che abbiamo i mezzi e applichiamo il regolamento perdiamo il lavoro. Non lo troviamo giusto. I più penalizzati siamo stati noi italiani poiché nel nord Europa i viaggi sono corti. E' stato anche un modo per favorire la vendita della carne piuttosto che il commercio di animali vivi. Adesso - dichiara Caponi ad Agrisole- il regolamento deve funzionare e bisogna fare i controlli".

Uniceb ha scritto al Ministro Sacconi, al Sottosegretario Francesca Martini e al Ministro Zaia perché il Governo intervenga su Bruxelles, così come stanno facendo Francia e Spagna, per evitare una modifica del regolamento e i "pesanti contraccolpi alla zootecnia in Italia. Secondo il Presidente di Uniceb, Renzo Fossato, dimezzare i tempi di percorrenza e diminuire le densità di carico come vorrebbe la Commissione Europea sarebbe dannoso: " viaggiare con camion mezzi vuoti non farebbe bene agli animali e nemmeno all'economia delle imprese". Per questo Uniceb chiede al Governo italiano di sostenere in sede comunitaria un rinvio del progetto di modifica delle regole". "l'Italia- dice Fossato- gioca una partita cruciale dal momento che ha una assolutà necessità di approvvigionarsi di animali vivi dall'estero". (fonte: Agrisole)