RANDAGISMO: IL PIANO DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE
Lav, Enpa, Animalisti Italiani e Lega nazionale per la difesa del cane chiedono una "svolta" e propongono un piano contro l'emergenza randagismo. Chiesta la nomina di un commissario straordinario per il Centro Sud. "Troppo, è stato scaricato sulle spalle del volontariato mentre in buona parte Stato, Regioni, Asl veterinarie e Comuni hanno dimenticato o non attuato i compiti e le responsabilità che le leggi gli affidano da quasi venti anni sul randagismo, da trent'anni sulla tutela degli animali, da sempre per la tutela della salute e dell'incolumità pubblica". Per questo le Associazioni animaliste LAV (Lega Anti Vivisezione), ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) Animalisti italiani e Lega Nazionale Difesa del Cane avanzano le seguenti proposte e richieste:
In provincia di Ragusa
Varo di un Piano straordinario per i cani catturati e quelli da catturare con loro detenzione in strutture compatibili, immediata verifica del loro status di proprietà e responsabilità, rieducazione con veterinari comportamentalisti, loro adozione a livello nazionale.
In Sicilia
Varo di un Piano regionale straordinario con:
-messa in mora dei Comuni inadempienti per le prescrizioni dettate dalla legge regionale per la prevenzione del randagismo n.15/2000 in particolare su sterilizzazione e anagrafe canina;
-controlli a tappeto da parte delle Polizie municipali dell'obbligo di iscrizione all'anagrafe canina e microchip;
-prevenzione e repressione del reato di spargimento di bocconi avvelenati con un piano fra tutte i Corpi di polizia nazionale e locale e l'istituzione da parte dei Prefetti del "Tavolo di coordinamento" per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno così come previsto dall'Ordinanza contingibile ed urgente in materia.
In tutta Italia da parte del Governo
Varo di un Decreto legge che preveda:
-la nomina di un Commissario straordinario per l'emergenza randagismo in tutte le Regioni del centro e sud Italia;
-la mappatura delle aree maggiormente colpite dal fenomeno e individuazione dei Comuni inadempienti
-verifiche sull'impiego dei fondi stanziati per il randagismo e richiesti da Comuni e Asl veterinarie recupero delle somme non spese;
-cambiamento dei criteri di ripartizione delle risorse pubbliche in favore di progetti concreti,
-dotazione di strumenti di lettura di microchip a tutte le Forze di Polizia e verifiche a tappeto sull'iscrizione all'anagrafe canina;
-misure di prevenzione per la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani;
-la realizzazione di un piano straordinario di sterilizzazione;
-messa in rete delle anagrafi canine e aggiornamento continuo dei dati;
-messa in rete della veterinaria pubblica e privata;
-una moratoria nelle fonti di approvvigionamento di cani come la vendita e la riproduzione;
-abbassamento dell'Iva a livelli europei su prestazioni veterinarie e cibo per canili senza fine di lucro e cani adottati nei canili;
-varo immediato dei corsi di educazione alla conoscenza etologica e al rispetto degli animali nelle scuole previsti dal 2004 dall'articolo 5 della Legge 189 ma mai attuati.