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EDIZIONE 2018-2019

Veterinaria, le migliori sedi universitarie secondo il Censis

Veterinaria, le migliori sedi universitarie secondo il Censis
Pubblicato il nuovo ranking degli atenei italiani. Sassari in cima alle sedi universitarie di Medicina Veterinaria.

E' on line, la nuova edizione della Classifica Censis delle Università italiane.  Si tratta - spiega il Censis- di "un'articolata analisi del sistema universitario italiano" (complessivamente si tratta di 63 ranking)  "che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione migliore".

Le classifiche possono essere esaminate nel dettaglio nella sezione interattiva del sito web del Censis, dove si possono interrogare in funzione dei personali obiettivi e percorsi di studio. Sono suddivise in tre gruppi: classifica per punteggio generale (strutture disponibili, servizi erogati, livello di internazionalizzazione e capacità di comunicazione 2.0) progressione di carriera e rapporti internazionali.

Medicina Veterinaria- Sassari è la sede universitaria in cima alla classifica delle 13 sedi universitarie di Medicina Veterinaria in base al parametro del "punteggio generale": 110 punti alla sede di Sassari, seguita da Padova (98), Teramo (95) e Torino (92).
Il parametro della "progressione di carriera" modifica la graduatoria senza tuttavia spostare Sassari vetta (110 punti), seguita da Padova (109), Torino (105) e Bologna (95); anche la classifica per "rapporti internazionali" vede in testa Sassari (110 punti) seguita da Teramo (99), Perugia (94) e Pisa (89).
Se Sassari è fissa in cima in tutte le classifiche, la Federico II di Napoli scivola all'ultimo posto per punteggio generale e per progressione di carriera, mentre il criterio dell'internazionalizzazione vede ultima la sede di medicina veteirinaria di Bari.

Atenei al top-  Tra i "mega" atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) mantiene la prima posizione in graduatoria l'Università di Bologna, seguita dall'Università di Padova. L'Università di Perugia continua a guidare la classifica dei "grandi" atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), mentre è l'Università di Siena in testa alla graduatoria dei "medi" atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti). In vetta ai "piccoli" atenei statali (fino a 10.000 iscritti) c'è invece l'Università di Camerino. Stabile la speciale classifica dei Politecnici, guidata dal Politecnico di Milano. Infine, tra gli  atenei non statali primeggia anche quest'anno l'Università Bocconi (95,6 punti).

Lo scenario- Per il terzo anno consecutivo, il Censis registra una ripresa delle immatricolazioni (+5,2% rispetto all'anno accademico precedente) trainata dai gruppi disciplinari economico-statistico e ingegneria. A livello complessivo, si consolida la dimensione internazionale, che acquisisce un peso sempre più consistente negli scambi e nella mobilità degli studenti stranieri. Inoltre, nel 2016 quasi il 9% dei corsi di studio erogati era interamente in lingua inglese o con specifici curricula interamente in lingua inglese, mentre il 13% dei corsi di studio prevedeva il rilascio del titolo doppio o congiunto (double/joint degree).

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