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ESAME DI STATO DEI MEDICI

Riforma dell'abilitazione di Stato: "motivate perplessità"

Riforma dell'abilitazione di Stato: "motivate perplessità"
I medici si apprestano a riformare l'esame di abilitazione. La bozza di decreto predisposta dal Ministero dell'Università non supera del tutto il vaglio del Consiglio di Stato.

L'attuale Regolamento sugli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo sarà modificato. L'obiettivo è duplice: rendere più selettiva la prova d’esame e velocizzare l'accesso  professione. Va in questa direzione la bozza di revisione elaborata dal Miur, che prevede anche una nuova tipologia di esame:
- unica e non più divisa in due parti
- basata su quesiti tratti dall’esperienza dei progress test (e non più con l’estrazione di quiz dall’archivio pubblico, «in merito ai quali - fa sapere il Miur - si è riscontrato che tale esame veniva superato da circa il 99% dei candidati».
- tempi più brevi, anticipando il tirocinio all’interno del corso di studi universitari.

«La nuova proposta di regolamento- spiega il ministero - disciplina l'esame di Stato prevedendo che, dopo i tre mesi di tirocinio pratico, seguito e superato ante lauream, i laureati in medicina e chirurgia debbano superare una serie di test a risposta multipla, somministrata a livello locale ed elaborata a livello centrale su programmi proposti, di volta in volta, dalla Conferenza dei Presidenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia (che originano, appunto, dall'esperienza dei progress test, usati attualmente in via sperimentale nel corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia). Inoltre, occorre evidenziare che il risultato finale che si è delineato a normativa vigente, migliora in termini prevalentemente temporali (riduzione di tre mesi dei tempi per abilitarsi e previsione di tre sessioni di esame di stato a differenza delle due sessioni annuali previste per tutte le altre professioni) l'attuale situazione dei giovani laureati in Medicina e Chirurgia».

Una revisione concertata- La proposta di revisione dell’esame di Stato per la professione di Medico Chirurgo è stata elaborata dal Miur (tenuto conto dei pareri del Consiglio Universitario Nazionale, del Consiglio Nazionale Studenti Universitari, del Ministero della Salute e della Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi) ha ottenuto un parere positivo dal Consiglio di Stato, che però ha chiesto modifiche: tirocinio e brevità del percorso suscitano "perplessità"

Il tirocinio- Il Consiglio di Stato chiede  di "rivalutare, la scelta di anticipare il tirocinio", perché «la peculiarità della professione medica rende più che plausibile l’espletamento del predetto tirocinio dopo il conseguimento della laurea, in modo da dare il giusto rilievo alla necessità che il medico svolga un periodo pratico di tirocinio dopo aver ultimato il corso di studi generale». Inoltre, secondo Palazzo Spada, «collocando il tirocinio all’interno del corso di studi, si rischia di creare sovrapposizioni con la normale attività teorico-pratica degli studenti, nonché di rendere comunque l’esame di abilitazione, seppur attualmente non connotato da particolare selettività, una prova essenzialmente teorica ed incentrata esclusivamente sul superamento di test».

Sull'abbreviazione dei tempi di abilitazione - «La comprensibile finalità di abbreviare i tempi per conseguire l’abilitazione per i neo-medici laureati nel nostro Paese - si legge nel parere - non può andare, a discapito dell’effettiva valutazione delle capacità e idoneità pratiche di chi si appresta ad esercitare la professione medica, che solo un serio e rigoroso tirocinio clinico post-laurea può, almeno in teoria, garantire». Di qui le «motivate perplessità della Sezione».

pdfPARERE_DEL_CONSIGLIO_DI_STATO_MODIFICHE_ESAME_DI_STATO_MEDICO_CHIRURGO.pdf77.6 KB