Con 4.683 notifiche, nell'ultimo anno il Sistema RASFF ha registrato un picco di notifiche originali. Lo rileva la relazione annuale del Ministero della Salute.
A partire dal 2000, il massimo picco di notifiche RASFF si è avuto nel 2023. Il sistema europeo di allerta rapida
RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) nell'ultimo anno ha visto una impennata di attività. Lo si apprende dall'ultima relazione annuale pubblicata dal Ministero della Salute: 4.683 le “notifiche originali” (344 in più rispetto al 2022).
Complessivamente- su 4683 notifiche totali- 4.185 hanno riguardato l’alimentazione umana e 308 l’alimentazione animale. Le notifiche riguardanti i cosiddetti Moca (Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti) sono state 190. Il pericolo maggiormente notificato nel 2023 è rappresentato dai microrganismi patogeni in particolare le Salmonelle; invece, il pericolo dei residui di pesticidi ha subito un lieve calo in confronto ai dati dell’anno precedente.
Le notifiche dell'Italia- Nel 2023, l'Italia ha lanciato 415 notifiche comunitarie. Il 71,3% degli alimenti/mangimi/MOCA oggetto delle notifiche effettuate dall’Italia originano da 10 Paesi UE e Extra UE. Il Paese d’origine che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è la Turchia (360), equivalente al 7,% del totale, seguita dall’India (305), equivalente al 6,3% del totale, e dalla Polonia (298), equivalente al 6,1% del totale.
Gli alimenti maggiormente segnalati sono: pesce e prodotti della pesca (17%), frutta a guscio, prodotti a base di noci e semi (12%), frutta e vegetali (11%).
I pericoli sanitari maggiormente riscontrati nelle notifiche attivate dall’Italia riguardano principalmente i microrganismi patogeni (24%), le micotossine (14%), i metalli
pesanti (11%) e i residui di pesticidi (9,5%)
Prodotti segnalati di origine italiana- I casi con coinvolgimento di prodotti di origine italiana risultati irregolari sono stati 205 (il 4,2% del totale). Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana le prime dieci categorie sono rappresentate da:
- cereali e prodotti da forno (28, pari al 13,7%)
- molluschi bivalvi (20, pari al 9,8%)
-carne e prodotti a base di carne diversa dal pollame (18, pari al 8,8%)
- frutta e vegetali (17, pari all’8,3%)
- latte e prodotti a base di latte (15, pari al 7,3%)
- altri prodotti o prodotti misti (13,pari al 6,3%), zuppe, brodi, salse e condimenti (9, pari al 4,4%)
- materiali a contatto con gli alimenti (8, pari al 3,9%)
- carne fresca e prodotti a base di carne di pollame (8, pari al 3,9%)
- piatti pronti e snacks (8, pari al 3,9%).
L'Italia è un Paese fondatore del Sistema RASFF- Nato negli anni Settanta, il Sistema ha l'obiettivo di allertare i Paesi dell'Unione Europea riguardo alla circolazione nel mercato alimentare unionale di possibili rischi per la salute dei consumatori. Lo scambio di segnalazioni rapide consente alle autorità nazionali di attivare le contromisure più opportune e tempestive, incluso il ritiro di prodotti che possono rappresentare un rischio per la sicurezza sanitaria degli alimenti.
La relazione annuale è redatta dalla Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione.
Relazione sul sistema di allerta europeo RASFFNotifiche dall'Italia in tempo reale