Con 318 notifiche, l'Italia è il quinto Paese nel Sistema RASFF, il Sistema di allerta rapido per mangimi e alimenti in ambito europeo. Pubblicata la relazione annuale.
Alla luce degli ultimi dati
RASFF il Ministero della Salute chiede agli Operatori del Settore Alimentare "
di porre una maggiore attenzione alla riduzione dei pericoli negli alimenti attraverso una più efficace attività di autocontrollo compresa la verifica dei fornitori e delle materie prime". La raccomandazione è contenuta nella
relazione annuale, riferita alle attività del 2022.
Il Sistema consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia.
Le notifiche dall'Italia- L’Italia quest’anno ha trasmesso attraverso il RASFF 318 notifiche, pari al 7,3%, e risulta il quinto Paese membro per numero di segnalazioni inviate. I prodotti italiani oggetto di allerta europea sono stati 146 (172 nel 2021, 125 nel 2020 e 146 nel 2019). Il sistema di allerta è attivato anche a seguito di non conformità rilevate dall’operatore del settore alimentare nell’ambito delle attività di autocontrollo. Nel 2022 tali notifiche sono state 932 (pari al 21,5%).
Pesticidi- Un elevato numero di notifiche riguarda la presenza di residui di pesticidi (1011), seguite da microrganismi patogeni (786) e dalle micotossine (495).
Tra i pesticidi si osserva una diminuzione delle notifiche per ossido di etilene e del suo metabolita 2-cloroetanolo rispetto all’anno 2021, con aumento significativo delle sostanze non autorizzate in Europa Chlorpyrifos e Chlorpyrifos-Methil.
Salmonelle e Listeria- Relativamente ai pericoli microbiologici, le salmonelle sono state riscontrate principalmente in pollame, frutta secca e semi, prodotti della carne ed erbe e spezie, mentre la Listeria monocytogenes principalmente in preparazioni a base di carne, prodotti a base di latte e in prodotti della pesca.
Aflatossine- Le micotossine riguardano principalmente la presenza di aflatossine in frutta secca seguita da frutta e vegetali ed erbe e spezie.
Microorganismi patogeni- Il maggior numero di irregolarità è dovuto a microorganismi patogeni (35, pari al 22,1%), altre contaminazioni microbiologiche (29, pari a 18,3%), allergeni non dichiarati in etichetta (13, pari al 8,2%), corpi estranei (10, pari al 6,3%), micotossine (10, pari al 6,3%), pericoli legati alla composizione (7, pari al 4,4%), fenomeni di migrazione (7, pari a 4,4%), residui di pesticidi (7, pari al 4,4%), metalli (6, pari al 3,8%), additivi ed aromatizzanti (5, pari al 3,1%). Tra i contaminanti microbiologici, il maggior numero di notifiche ha riguardato Salmonella spp., Listeria monocytogenes ed Escherichia coli.
Gli alimenti più notificati- Per quanto concerne le non conformità riscontrate nei prodotti di origine italiana le categorie di alimenti maggiormente notificati sono rappresentate dalla carne e prodotti a base di carne diversa dal pollame (20, pari al 13,7%), cereali e prodotti da forno (16, pari al 11%), latte e prodotti a base di latte (11, pari al 7,5%), molluschi bivalvi (10, pari al 6,8%), materie prime per mangimi (10, pari al 6,8%), frutta e vegetali (9, pari al 6,2%), frutta a guscio, prodotti a base di noci e semi (8, pari al 5,5%), carne fresca e prodotti a base di carne di pollame (8, pari a 5,5%), prodotti dietetici e integratori alimentari (7, pari al 4,8%), ed infine i piatti pronti e snacks (7, pari a 4,8%).
In crescita la consultazione dei richiami -Il Ministero della salute ha reso operativa una specifica area del portale per la
pubblicazione dei richiami degli OSA (Operatori del Settore Alimentare), per raggiungere con immediatezza i cittadini. L’OSA trasmette il
Modello standard dei richiami alle Autorità sanitarie competenti (ASL e Regioni) ai fini della pubblicazione dell'informazione. Nel corso nel 2022, sulla pagina “
richiami di prodotti alimentari da parte degli OSA” sono stati pubblicati 479 richiami [visualizzati da 1,8 milioni di cittadini, circa 400 in più dell'anno precedente.
Relazione sul sistema di allerta europeo RASFF, dati 2022