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SIMPOSIO FAO

Ferri (Dgisan): la dieta mediterranea per lo sviluppo sostenibile

Ferri (Dgisan): la dieta mediterranea per lo sviluppo sostenibile
La dieta mediterranea può certamente contribuire al programma d’azione Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.


L'ha dichiarato Gaetana Ferri, Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, in occasione del simposio High Level Event on the Mediterranean Diet che si è concluso a Roma alla presenza dei Direttori generali di FAO, UNESCO e CIHEA. Il simposio si è svolto nell’ambito delle iniziative ella FAO per contrastare la malnutrizione e la crescente incidenza di sovrappeso e obesità, in particolare tra le giovani generazioni.

"La dieta mediterranea- ha spiegato Ferri- oltre a prevenire le malattie non trasmissibili, come dimostrato dalla longevità delle popolazioni del Mediterraneo, è in linea con la sostenibilità e la variegata disponibilità alimentare, la tutela della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento ambientale per le diminuite emissioni di gas serra, il miglioramento della produzione di alimenti e dell’economia, sia locale, per le piccole comunità, che nazionale con riguardo all’export agro-alimentare e la limitazione degli sprechi".

Sullo sfondo, i temi dell’impatto dei fattori ambientali sulla salute globale, dei sistemi alimentari e della salute nelle città, ove si stima che entro il 2050 si concentrerà circa il 75% della popolazione mondiale.

Contestualmente, il simposio ha riaffermato il coinvolgimento del Ministero della Salute italiano all'interno di un percorso già intrapreso durante la Presidenza G7 salute 2017. Inoltre, il Ministero aderisce alla Decade di azione sulla Nutrizione delle Nazioni Unite e sta lavorando all’attuazione di azioni SMART nazionali e alla promozione di una rete di azione internazionale che ha per tema proprio la dieta mediterranea.

Foto: salute.gov