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PRESENZA DI DITTERI

Larve in funghi conservati, CNSA: sì all'adozione di limiti tollerabili

Larve in funghi conservati, CNSA: sì all'adozione di limiti tollerabili
Dati e letteratura scientifica non indicano pericoli, ma la presenza di larve di ditteri potrebbe esporre ad allergie i soggetti sensibili.


Il parere del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) pubblicato on line dal Ministero della Salute. riscontra una richiesta della DGISAN sul rischio legato alla presenza di larve di ditteri non vitali e non visibili ad occhio nudo in funghi conservati, convenendo sull'opportunità di fissare dei limiti.

La Direzione Generale per l'Igiene e la  Sicurezza Alimentare poneva a gennaio il problema della proliferazione di insetti, ditteri in particolare, che utilizzano i funghi per lo sviluppo larvale. Se è vero che la normativa italiana vieta l’impiego nella preparazione degli alimenti di sostanze alimentari “insudiciate, invase da parassiti" e che non  esistono in letteratura chiare evidenze di pericoli diretti per la salute umana, è d'altra parte possibile che si attivino delle reazioni allergiche.

Alcune regioni come il Piemonte e il Veneto hanno infatti già considerato la problematica in alcune delibere. Il rischio sanitario potrebbe essere ipoteticamente legato al quantitativo di tali organismi introdotti con l’alimento, pertanto- secondo la DGISAN- "sarebbe auspicabile anche in Italia stabilire dei limiti di tollerabilità per la presenza nei funghi conservati di larve di ditteri micetofilidi, possibilmente in una filiera dei funghi edibili volta a controllare all’origine la raccolta del fungo".
Il mercato in Italia vede una prevalenza di approvvigionamento da funghi  raccolti, piuttosto che coltivati.

Il parere del CNSA, firmato dal Presidente Giorgio Calabrese, ritiene "indispensabile continuare a procedere, con l’ausilio di strumenti di laboratorio, la ricerca di larve di ditteri micetofilidi e di muscidi nei funghi conservati" e nel contempo la Sezione di sicurezza alimentare del Comitato ritiene necessario lo svolgimento di un studio sulle eventuali proprietà immunologiche delle larve non vitali nei funghi conservati, in vista di una definizione di un limite tollerabile da perseguire, indispensabile per stimare le probabilità del verificarsi dei suindicati effetti avversi. L'Istituto Superiore di Sanità ha già  messo a disposizione i propri studi pregressi e alcuni valori suggeriti per la definizione del limite.

Il CNSA ribadisce l'importanza "fondamentale" del rispetto del sistema HACCP, da parte degli OSA (Operatori Settore Alimentare) in particolare al controllo della materia prima, nonchè nelle fasi di manipolazione del prodotto.

Parere CNSA n. 21
Rischio legato alla presenza di larve di ditteri non vitali e non visibili ad occhio nudo in funghi conservati