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RELAZIONE 2016

OGM, in Italia non conformità assenti ed etichette regolari

OGM, in Italia non conformità assenti ed etichette regolari
Sul mercato italiano per i prodotti alimentari i requisiti d’etichettatura previsti dalla normativa sugli ogm, sono rispettati, assicurando  l’informazione al consumatore.
Lo evince il Ministero della Salute che ha analizzato i dati del 2016 sul controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti. La Relazione, pubblicata sul sito del Ministero,  conferma che "in Italia la presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti continua ad essere decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse".
Questi risultati sono "confortati confortati da assenza di non conformità all’importazione e una sola etichettatura non conforme sul mercato nazionale".

Nel 2016, si  conferma la  costante  e  specifica attenzione  di tutte  le  Regioni  e  Province Autonome rivolta alla tematica degli OGM. La  valutazione  generale dei  risultati  è  positiva.  In  particolare  esaminando  i  dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati ed analizzati pari a 682, la percentuale  di quelli positivi  è  stata del  3%,  con  una  sola  non  conformità  per  mancata etichettatura. “Ciò conferma sempre di più – è scritto nella relazione- sia la consapevolezza crescente degli operatori del settore  alimentare  che pongono particolare attenzione lungo tutta  la  filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle  materie  prime  alla  commercializzazione  del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

"Fondamentali" gli  uffici di frontiera- L’attività all’importazione ha presentato un lieve incremento con 123 campionamenti effettuati, per i quali non sono state rilevate non conformità. Il Ministero della Salute ribadisce l’importanza che gli uffici di frontiera rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi. Il loro contributo “è fondamentale alla realizzazione di quanto programmato proprio in relazione al ruolo primario che rivestono nella catena dei controlli ufficiali”. E’ d’altro canto evidente “la crescente attenzione delle Autorità e degli operatori dei Paesi terzi alla rispondenza dei prodotti da immettere sul mercato dell’UE ai requisiti previsti dalla normativa europea sugli OGM, ciò è confermato che nessuna non conformità sia stata rilevata nei controlli all’importazione e che i respingimenti frontalieri segnalati con il sistema RASFF nel 2016 sono stati solo 5, riguardanti prodotti a base di riso provenienti alla Cina Altro ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici”.

Sempre più lavoro ai laboratori- E’ indubbio che la crescente complessità dell’offerta biotecnologica nel mercato agro-alimentare mondiale richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. A tal proposito, considerata la complessità del controllo analitico, “l’attività dei laboratori diventa sempre più intensa, sia per la parte che riguarda la validazione dei metodi, sia per la parte esecutiva nell’ambito del controllo ufficiale. Va riconosciuto ai laboratori – prosegue la relazione- che nel corso degli anni ad oggi hanno accresciuto molto il numero di prove accreditate per la ricerca di OGM negli alimenti, anche se per alcuni di essi gli innegabili sforzi hanno prodotto un modesto incremento del numero di eventi ricercati, mentre per altri l’impegno ha portato anche a raddoppiare il numero di prove accreditate”.
In tale contesto, il Ministero della Salute invita  tutti i laboratori del network, “a completare il processo di espansione, peraltro già a buon punto, dell’attività analitica di screening e a potenziare l’attività analitica accreditata anche per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato europeo, al fine di assicurare l’omogeneità dell’azione di controllo sul territorio nazionale”.
E’ tuttavia ipotizzabile – conclude la relazione- per il prossimo futuro, anche per razionalizzare l’attività analitica tenuto conto degli aspetti sia tecnici che economici, un sistema di supporto mutualistico tra laboratori con specializzazione analitica complementare.

Migliorata la reportistica- Per quanto riguarda i flussi informativi, l’accesso ai dati del database nazionale, attraverso il Cruscotto di Reportistica Sanitaria (CRS), consente alle Regioni e P.A. di consultare e validare direttamente i dati di loro competenza. Quest’anno alcune difficoltà che negli anni passati non consentivano di rispettare i tempi stabiliti per la validazione sono state superate, sebbene però permanga la disomogenea distribuzione dei campionamenti nell’arco dell’anno che concentra il massimo picco di attività proprio a ridosso delle scadenze previste per la rendicontazione annuale.
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Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) negli alimenti - Risultati anno 2016