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INTERROGAZIONE

Epatite A: per il Ministero 'la situazione di crisi è superata'

Epatite A: per il Ministero 'la situazione di crisi è superata'
Quali iniziative sono state prese dal Ministero della Salute per tutelare i consumatori di frutti di bosco congelati dal rischio di epatite A?
All'interrogazione posta dall'On Giuseppe Abbate ha risposto ieri in Commissione Affari Sociali il Sottosegretario Vito De Filippo.  L'interrogante proponeva l'obbligo per i supermercati che vendono frutti di bosco surgelati e congelati o prodotti a base di frutti di bosco, di esporre un avviso ai consumatori relativo al possibile rischio con tutte le istruzioni per consumare i prodotti senza danni alla salute.
Per arginare la diffusione dell'epatite A in Italia,  l'On Abbate esortava il Ministero della Salute a "non escludere il  ritiro di tutti i lotti di frutti di bosco congelati e surgelati dal mercato nazionale".

In Italia, dal 1° gennaio 2013, sono stati oltre 1400 i casi di persone contagiate dal virus dell'epatite A- secondo i dati forniti nell'atto parlamentare.  "Una vera e propria epidemia" per l'On Abbate che giudica il  sistema di sorveglianza e di tracciabilità delle merci alimentari in territorio europeo "non è adeguato".
Inoltre, le indicazioni fornite dalle autorità competenti italiane – bollitura dei prodotti prima del consumo – sarebbero state "insufficienti ad arrestare l'epidemia", in quanto - a detta del parlamentare- "non diffuse in maniera capillare sul territorio, né tantomeno tra chi distribuisce e vende le confezioni di frutti di bosco che dovrebbe comunque essere tenuto ad informare il consumatore dei possibili rischi".

La risposta- Da gennaio 2013 ad agosto 2014 sono stati segnalati, in totale, 1.787 casi di epatite A. I più recenti aggiornamenti sull'andamento della situazione presentati dal Sottosegretario evidenziano che il numero di casi segnalati, è in calo da novembre 2013, anche se "tale flessione va considerata con cautela, in quanto ad agosto 2014 sono stati notificati casi legati al consumo di frutti di bosco", ha aggiunto.
Dal mese di ottobre 2013, non sono più stati identificati ulteriori lotti di frutti di bosco surgelati contaminati da virus dell'epatite A.


In ambito,  l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha attivato un gruppo di lavoro, composto da esperti dei diversi Paesi Europei coinvolti nell'epidemia (Italia, Irlanda, Olanda, Polonia, Norvegia, Francia e Svezia). Il virus dell'epatite A è stato riscontrato analiticamente in 14 lotti di frutti di bosco misti surgelati e in 2 lotti di prodotti di pasticceria contenenti frutti di bosco misti in Italia, Francia e Norvegia. "Ad oggi- ha spiegato De Filippo-  non è stato individuato un unico punto di contaminazione che colleghi tutti i casi e tutti i lotti contaminati. Tuttavia, i risultati delle indagini condotte limitano le ipotesi a due sole possibili fonti, con un livello simile di evidenza:  ribes rossi prodotti in determinate regioni e annate in Polonia; more prodotte in Bulgaria (anno e zone di produzione sconosciute).

Il rappresentante del Governo ha fatto presente tutte le misure adottate dal Ministero della Salute  -  a partire dalla circolare del 23 maggio 2013 fino alle iniziative di comunicazione ai cittadini e alla creazione di una task force. De Filippo ha concluso che "considerata la riduzione dei casi di malattia riconducibili al consumo dei frutti di bosco del 2014, e dato che non si sono verificati ulteriori casi di allerta alimentare relativamente ai frutti di bosco, si deve ritenere superata la situazione di crisi".