L'Ambasciata italiana a Rabat ha comunicato che il Marocco ha bloccato le importazioni di volatili, uova e carni dall'Italia.
Lo rende noto il Ministero della Salute, con una comunicazione diffusa oggi ai Servizi Veterinari, Izs, Nas, Pif, Uvac e organizzazioni del settor avicolo. La decisione dell'Ufficio Nazionale per la sicurezza sanitaria e delle produzioni alimentari del Marocco fa seguito al recente focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità- sottotipo H5N8 (HPAI) in un allevamento di tacchini da carne in provincia di Rovigo.
Il Marocco ha bloccato le importazioni di tutte le specie di volatili vivi, pollamen, carni di pollane e derivate, uova e ovoprodotti dall'Italia.
La restrizione non si applica ai prodotti trattati e imballati per i quali è previsto un trattamento lungo e il processo di produzione è in grado di distruggere il virus. La documentazione di accompagnamento di questi prodotti dovrà quindi riportare le caratteristiche del trattamento impiegato (durata e temperatura).
La Direzione Generale della Sanità Animale comunica di avere già inoltrato la richiesta per la regionalizzazione delle misure restrittive.
Il 7 gennaio scorso, in conseguenza del medesimo focolaio in Veneto, la direzione ministeriale ha comunicato il divieto di esportazione in Ucraina di pollame proveniente dal Veneto.
NOTA_DGSAFV_RESTRIZIONI_MAROCCO.pdf35.63 KB
DIVIETO_ESPORTAZIONE_POLLAME_DAL_VENETO_IN_UCRAINA.pdf91.35 KB
HPAI
Dopo l'Ucraina il Marocco: ulteriori restrizioni all'export
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