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EXPORT A RISCHIO

Peste suina africana colpisce l'UE: l'EFSA valuta misure

Peste suina africana colpisce l'UE: l'EFSA valuta misure
A seguito di una richiesta urgente della Commissione europea, l'EFSA sta valutando l'efficacia delle misure di controllo per ridurre la diffusione del virus tra i cinghiali selvatici. Il L'EFSA riferisce che il relativo parere scientificosarà pubblicato entro il 14 marzo 2014.Alla fine di gennaio la Polonia e la Lituania hanno riferito casi di peste suina africana in alcuni cinghiali selvatici. La peste suina africana è una malattia virale innocua per l'uomo ma letale per maiali e cinghiali selvatici. Al momento non esiste cura né vaccino.

Intanto, dopo i casi registrati in aree vicine alla Bielorussia, continua l'embargo da parte della Russia sulle esportazioni di suini, carne di maiale e prodotti trasformati in provenienza dall'Ue.
Mosca, invece di applicare un embargo 'regionale' sulle importazioni dalle aree interessate, ha chiuso le frontiere a tutto l'export europeo del settore, in violazione delle regole sugli scambi alla Wto di cui é membro dal 2012.

Gli scambi Ue-Russia, in base agli ultimi dati europei riguardano 3,11 milioni di tonnellate di prodotti di cui solo il 4% in quantità, ma il 9% in valore, rappresentano alimenti trasformati come prosciutti e salumi. Bruxelles stima l'export italiano del settore verso la Russia a circa 24.600 tonnellate l'anno, ossia il 3,3% degli invii Ue.

In seguito alla visita a Mosca, il 21 febbraio scorso, del Direttore generale della Commissione Ue per la salute, Paola Testori Coggi, degli spiragli si sono aperti ma non sono ancora soddisfacenti per l'Ue. L'incontro si è svolto con il capo del Servizio di veterinaria e sorveglianza fitosanitaria della Federazione Russa (Rosselkhoznadzor) Sergey Dankvert. Il confronto, a cui hanno preso parte anche esperti delle due parti, non ha portato a significativi risultati.