In Emilia Romagna mancano Veterinari e manca uno strumento per esaminare e accogliere le istanze di medici veterinari stranieri. Il consigliere Bocchi (FdI) annuncia una interrogazione.
“La pesante carenza di medici veterinari in Emilia-Romagna è un problema che rischia di avere ripercussioni significative sulla salute pubblica, sulla sicurezza alimentare e sulla tutela del benessere animale”. A sollevare la questione è il consigliere regionale
Priamo Bocchi (FdI) che
anticipa al notiziario Parma Today, i contenuti di una imminente interrogazione alla Giunta regionale.
Bocchi interpella la Giunta sulla mancata attuazione delle
misure previste dalla normativa nazionale per il reclutamento di professionisti con qualifiche conseguite all’estero. Lamenta, in particolare, l’assenza di uno strumento regionale che consenta di esaminare e accogliere le istanze di medici veterinari stranieri, non iscritti all’Albo italiano ma con titoli idonei al riconoscimento temporaneo in deroga. Spiega il consigliere Bocchi.” La normativa nazionale consente, fino al 2027, l’esercizio temporaneo della professione medica o sanitaria per sopperire alle carenze di personale, e la Regione Puglia ha sfruttato la possibilità autorizzando l’esercizio della professione in deroga anche per i veterinari, mentre in Emilia-Romagna manca ancora un’azione concreta.
Servizi Veterinari al collasso- “Si tratta di un’attività fondamentale per garantire il benessere animale nelle filiere zootecniche e nei macelli, combattere la resistenza agli antibiotici, contrastare il randagismo e monitorare i rischi ambientali legati alla zootecnia e all’acquacoltura. Inoltre, il contributo dei veterinari è essenziale per il controllo sanitario degli alimenti di origine animale e per certificare le credenziali sanitarie necessarie all’esportazione dei prodotti agroalimentari emiliano-romagnoli sui mercati internazionali” spiega Bocchi.
“I servizi veterinari regionali sono al collasso, e senza azioni concrete non sarà possibile fronteggiare adeguatamente le emergenze sanitarie e garantire i controlli indispensabili per la sicurezza e la qualità delle nostre produzioni"
Veterinari dall'estero- “È necessario che la Giunta chiarisca per quale motivo non abbia ancora provveduto a istituire apposito organo tecnico che possa prendere in esame le domande di tutti quei professionisti non iscritti all’Albo ma in possesso dei titoli conseguiti all’estero idonei ad esercitare in deroga la professione veterinaria sul territorio regionale, se intenda provvedere a tale mancanza e con quali tempistiche”.
Cabina di regia PSA- L’esponente di FdI sottolinea come il tema sia stato affrontato anche a livello nazionale in occasione dell’incontro dello scorso maggio della cabina di regia sulla Peste Suina. In quella sede, l’Emilia-Romagna, insieme ad altre regioni, aveva chiesto al Governo un rafforzamento del personale veterinario per intensificare i controlli negli allevamenti e negli stabilimenti produttivi, particolarmente colpiti dall’emergenza. Tuttavia, nonostante queste richieste, la Regione non ha ancora avviato le procedure per mettere in campo le risorse già disponibili attraverso la normativa nazionale.