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ASL UMBRIA

Verbali annullati, Veterinari Asl risarciranno la regione

Verbali annullati, Veterinari Asl risarciranno la regione
Multe annullate per i mancati test sanitari sui cavalli. Tre funzionari della Asl di Terni sono stati condannati dalla Corte dei Conti a risarcire.


Avevano annullato le sanzioni ritenendo che le norme fossero confuse e incerte. Ma per i giudici della Corte dei Conti non era così. Il mancato incasso di 300 multe ha provocato un danno all'erario della Regione Umbria.  La Procura contabile ha disposto una condanna di oltre un milione e mezzo di euro (1.787.568,05 di euro in parti eguali) in favore dell’Azienda sanitaria locale n. 4 di Terni: i tre funzionari del servizio pubblico veterinario sono stati ritenuti responsabili di avere adottato delle determine “con cui era stata sostanzialmente approvata una sanatoria in relazione a oltre trecento verbali di contestazione per violazioni delle prescrizioni a tutela sanitaria (aventi particolare riguardo a gravi irregolarità nella tenuta dei registri degli equidi e nei doverosi controlli annuali sull’anemia infettiva equina”.

I fatti- L’allora Corpo forestale dello Stato, tra il 2009 e il 2010, aveva elevato oltre trecento contravvenzioni. Alcune di esse erano state pagate, altre erano state impugnate, mentre la maggior parte di esse erano divenute inoppugnabili per mancato gravame. I tre responsabili “nell’esercizio del potere di autotutela, adducendo l’incertezza normativa e burocratica” avevano disposto “l’annullamento generalizzato di tutte le sanzioni amministrative irrogate e l’archiviazione di tutti i procedimenti amministrativi in relazione ai quali non era ancora stata irrogata alcuna sanzione, in tal modo determinando un consistente danno alla finanza pubblica regionale”.
La Procura contabile regionale, invece, sosteneva che non esistesse alcuna incertezza normativa, né di tipo burocratico: le multe erano regolari e andavano pagate.

Danno contabile- Per i giudici della Corte dei Conti le norme obbligavano “ai controlli sugli equidi, indipendentemente da ogni approvazione del piano sanitario o dalla tenuta di registri, assoggettando a sanzione anche i veterinari in caso di omesso rispetto delle prescrizioni dell’ordinanza ministeriale”. La condotta dei tre funzionari ha, quindi, determinato un danno da mancato introito delle sanzioni amministrative, secondo i giudici che hanno respinto le eccezioni sulla prescrizionee riconoscendo l’azione risarcitoria fondata. (fonte)