Non piace il superamento dell'organizzazione fondata, in passato, sulle APA. "A rischio" il patrimonio genetico sardo.
L’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha dato mandato all’area legale della Regione Sardegna affinché si valutino gli estremi per impugnare in via giudiziaria il decreto legislativo 52, dell’11 maggio 2018, che prevede il riconoscimento degli enti selezionatori di livello nazionale a cui è attribuita la gestione dei programmi genetici, dei libri genealogici e dei registri anagrafici delle razze animali autoctone.
Il provvedimento, che riforma dopo 26 anni l'intera disciplina della riproduzione animale, non piace perchè "supera la precedente organizzazione che attribuiva le competenze alle Associazioni provinciali degli allevatori (APA) che, negli ultimi 30 anni in Sardegna, hanno garantito un progressivo miglioramento della genetica degli allevamenti, in particolare per quelli della razza ovina sarda"- fa notare la Regione.
Inoltre, "la nuova organizzazione potrebbe mettere a rischio il sistema di gestione del patrimonio genetico animale della Sardegna, oltreché una dispersione di competenze professionali che hanno impiegato decenni per essere create nelle strutture regionali e affianco delle aziende zootecniche dell’Isola".
Il decreto legislativo 52/2018 entrerà in vigore il 9 giugno prossimo.
GENETICA SARDA ' A RISCHIO'
Decreto riproduzione animale: la Sardegna valuta di impugnarlo
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