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INTERROGAZIONE

Canile di Palermo, stato di salute anche da veterinari privati?

Canile di Palermo, stato di salute anche da veterinari privati?
Sulle iniziative del Comune di Palermo, la Senatrice Silvana Amati interroga i Ministri della salute, dell'interno e per gli affari regionali.

L'atto parlamentare, sottoscritto nei giorni scorsi anche dalle Senatrici Cirinnà, Granaiola e Valentini, prende le mosse dalle iniziative dell'Amministrazione palermitana, che "senza tenere in conto del parere delle associazioni animaliste presenti sul territorio, fortemente contrarie, ha stabilito di favorire l'adozione dei cani attualmente presenti all'interno del canile comunale, a fronte di un incentivo economico, pari a 480 euro a cane, da corrispondere una tantum al soggetto adottante".

L'atto ispettivo, prima firmataria la Senatrice Silvana Amati-  considera la modalità adottata "tutt'altro che risolutiva dei problemi del randagismo", in quanto non ne contrasta le condizioni, ma si limita ad agevolare la fuoriuscita dei randagi dal canile, senza peraltro prevedere norme stringenti sui controlli pre e post affido, al fine di contrastare possibili fenomeni di illegalità".

Canile svuotato- Intanto, il Canile di Palermo è ormai quasi completamente svuotato, le richieste di adozione sono più di 140 (soprattutto da associazioni protezioniste) e la ristrutturazione può partire. Si parla di lavori da quasi due milioni di euro. I cento cani che vi erano ricoverati, e che sono stati al centro di una veemente protesta degli animalisti anche con riverberi nazionali, sono andati quasi tutti via: o adottati o trasferiti nell’ex mattatoio comunale. La presa in carico della struttura da ristrutturare durerà diciotto mesi al termine di quali consegnerà al Comune una sorta di clinica veterinaria.

Dai Ministeri interrogati, le senatrici chiedono di sapere "se risponda a verità che il Comune avrebbe modificato in corso d'opera le pur inadeguate condizioni dell'avviso, senza che, al momento, ne siano conosciuti i contenuti modificati; se risponda a verità che l'avviso non avrebbe i requisiti idonei a tutelare gli animali, in quanto le associazioni avrebbero facoltà di rivolgersi a veterinari privati e non esclusivamente a quelli pubblici per comunicare al Comune lo stato di buona salute dei cani". Infine, l'interrogazione chiede "se il Comune intenda affrontare in maniera propositiva e risolutiva il problema, sospendendo la procedura e aprendo un tavolo di consultazione con le associazioni presenti sul territorio".

Richieste di adozione- Sono arrivate al Comune, con canali non previsti dalla normativa, oltre 140 richieste di adozione di cani. Alcune di queste, 125, per la precisione, da associazioni animaliste. «Attendiamo che queste disponibilità manifestate in modo informale - afferma il dirigente Gabriele Marchese all'ANSA - vengano trasformate in richieste formali, in modo da permettere al Comune di condurre, eventualmente anche col supporto di altri organi competenti, i necessari controlli volti ad accertare il possesso di requisiti formali e materiali che garantiscano la tracciabilità di adozioni e sub-adozioni e che attestino che le condizioni di accoglienza e accudimento dei cani siano adatte al benessere degli animali».

Atto n. 4-07265 - AMATI , CIRINNA' , GRANAIOLA , VALENTINI