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WEST NILE, LE ANALISI ANCHE ALL’IZS DI SASSARI

WEST NILE, LE ANALISI ANCHE ALL’IZS DI SASSARI
L'Istituto Zooprofilattico della Sardegna (Izs) ha chiesto al Ministero della Salute di poter effettuare nei propri laboratori i test per l'individuazione del virus responsabile della Febbre del Nilo. Le norme prevedono che i test vengano effettuati unicamente nel laboratorio dell'Istituto ''Pegreffi'' di Teramo. Una procedura che allungherebbe i tempi per l'accertamento della presenza del virus e ha suscitato proteste.

Sarà l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna a eseguire le analisi per accertare l'eventuale presenza del virus West Nile Disease nei cavalli, tagliando così i tempi d'attesa dei test sul sangue.

La decisione (sulla quale in Regione non si hanno dubbi) dipende dal ministero della Salute, al quale la Regione e lo stesso istituto "G. Pegreffi" di Sassari hanno inviato la richiesta.

Una soluzione immaginata per dare risposte più rapide e certe sull'eventuale infezione nei cavalli, senza dover seguire il protocollo ministeriale che prevede l'invio dei campioni di sangue da analizzare allo Zooprofilattico di Teramo, che è appunto centro referente nazionale per la Wnd. Nei giorni scorsi gli allevatori avevano lamentato una scansione dei tempi non favorevole tra la sospetta infezione e l'accertamento tecnico sanitario della stessa: «Nel frattempo che dobbiamo fare, aspettare che il cavallo muoia, somministrare il vaccino con il rischio di peggiorare la situazione acutizzando la malattia?».

Questo perché i verdetti del centro di Teramo richiedono almeno una decina di giorni. Perché non fare le analisi direttamente in Sardegna, vista la presenza di centri altrettanto specializzati? A queste domande risponde lo Zooprofilattico della Sardegna. «L'Istituto zooprofilattico della Sardegna si attiene ai protocolli sanitari e alle disposizioni emanate dal ministero della Salute attraverso il Piano di controllo della West Nile Disease», ribadisce il direttore sanitario dell'Izs, Paola Nicolussi. «L'invio dei campioni tramite il nostro ente - spiega la responsabile dell'Istituto "Pegreffi" - è stato disposto con decreto ministeriale del 4 agosto 2011, ma la procedura era già prevista nel Piano di controllo Wnd del 2007.

Questo garantisce una corretta esecuzione delle prove e un rigoroso rispetto dei protocolli scientifici a tutela degli allevatori interessati. Tuttavia abbiamo stabilito una strategia per accelerare i tempi e fronteggiare al meglio la crisi di questi giorni - conclude la Nicolussi -, e in accordo con la Regione abbiamo inviato la richiesta al ministero della Salute perché autorizzi l'esecuzione delle analisi nel nostro territorio». Manca il via libera, perché sul piano tecnico si può operare subito: «I laboratori dello Zooprofilattico della Sardegna sono già pronti per l'esecuzione della diagnosi di West Nile - dice Paola Nicolussi -, attendiamo la conferma per poter procedere». I veterinari della Asl assicurano intanto: nessun rischio sugli utenti con le carni macellate, sia dalla Wnd e sia dalla peste suina (fonte: regionesardegna.it).