• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31380

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

WEST NILE IN SARDEGNA, MISURE IN TUTTA L’ISOLA

WEST NILE IN SARDEGNA, MISURE IN TUTTA L’ISOLA
I dati dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo confermano che i cavalli risultati affetti dalla malattia sono 21 su 29 sottoposti ai prelievi dai veterinari della Asl numero 5 di Oristano. Nel pomeriggio di ieri l'assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, ha incontrato a Roma il ministro Fazio. Misure estese a tutta l'isola. Disagio fra gli allevatori.

I dati dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo confermano che i cavalli risultati affetti dalla malattia sono 21 su 29 sottoposti ai prelievi dai veterinari della Asl numero 5 di Oristano. Nel pomeriggio di ieri l'assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, ha incontrato a Roma il ministro Fazio.

Il Ministro della Salute ha assicurato collaborazione e sostegno all'Unità di crisi per il contrasto alla febbre del Nilo. Fazio, ha riferito De Francisci, ha condiviso le misure di prevenzione, informazione e sorveglianza disposte sia per gli animali e sia per gli uomini: da martedì estese a tutta l'isola su cavalli e avifauna.
Su altri animali morti non si ha certezza delle cause né sui numeri, benché in qualche occasione fuori dall'ufficialità si sia parlato di sintomi riferibili all'infezione. Oltre ai 21 risultati affetti, quattro test sono negativi, mentre per altri 4 capi è stato restituito un esito dubbio, perchè la presenza del virus nel sangue dell'animale si colloca in un intervallo di valori tale da non poter fornire una risposta certa, hanno spiegato dal laboratorio della città abruzzese.

Si allarga così il perimetro della diffusione del virus: passano da due a sette i focolai accertati nell'Oristanese, mentre il numero dei cavalli che a questo punto risultano positivi passano da 5 (primo scaglione dei test inviato a Teramo) a 26 (con i 21 accertati ieri). Che i timori siano forti intorno ai rischi di infezione virale anche sull'uomo lo dice l'iniziativa della Asl, che nel pomeriggio di ieri ha riunito i medici di medicina generale e i pediatri della provincia per un confronto informativo con esperti dell'ospedale Spallanzani di Roma (centro di referenza nazionale per la malattia in campo umano), dello Zooprofilattico di Teramo e del ministero della Salute per approfondire le linee guida di prevenzione e controllo sull'uomo. La Asl ha escluso che «nessun caso umano è stato accertato in Sardegna fino a oggi».

La valutazione sul fenomeno da parte della Asl non si spinge su toni allarmistici: «Si tratta per il momento - spiegano dal Servizio di sanità animale - di una cifra abbastanza contenuta rispetto alle dimensioni del fenomeno: la maggior parte degli animali affetti da virus sta rispondendo bene alle cure. Per questo è importante segnalare tempestivamente ai servizi veterinari Asl eventuali sintomi neurologici o motori del cavallo ed è altrettanto utile vaccinare i capi sani».
Molti allevatori si stanno mobilitando per somministrare l'antidoto ai propri capi per metterli al riparo da possibile contagio (che avviene non da un animale all'altro, ma esclusivamente attraverso la puntura della zanzara che a sua volta lo veicola dagli uccelli migratori provenienti dall'area del Nordafrica).

Il disagio maggiore denunciato dagli allevatori riguarda la mancanza di coordinamento tra i tempi necessari per le analisi e i tempi di incubazione del virus, uno scarto che nel dubbio sconsiglia di praticare il vaccino sui cavalli per evitare di acutizzare la malattia. Ora si scopre che il ritardo è dovuto a un doppio passaggio: i campioni di sangue vengono inviati allo Zooprofilattico di Sassari che a sua volta li trasmette a Teramo. Ora si cerca di correggere il tiro inviando le provette con il sangue direttamente a Teramo (fonte: lanuovasardegna.it)

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO AL 28 SETTEMBRE 2011