Per il Presidente Davide Mila "si può intravedere un abuso della professione, ma aspettiamo che la Procura e la commissione di disciplina dell'Usl facciano le loro indagini".
Ai Colleghi che sollecitano una presa di posizione dell’Ordine, il Presidente dei Veterinari di Aosta spiega alla stampa locale: “Stiamo seguendo la vicenda, anche con l’ufficio legale di Roma”. Per chiarire la dinamica dei fatti, l’Ordine convocherà il Veterinario che- nella ricostruzione dei fatti data dalla stampa- avrebbe visitato il gatto prima che il suo proprietario, il Radiologo dell'Ospedale Parini di Aosta, intervenisse sull'animale. Ma nessun dubbio sull'operato del Veterinario: "Ha fatto una diagnosi e si è comportato in modo corretto” - sottolinea il Presidente Davide Mila.
“A curare gli animali sono i Veterinari- afferma Mila- Siamo una professione medica, siamo preparati e autorizzati. Abbiamo competenze multidisciplinari. Riteniamo pertanto che l’animale doveva esser curato da noi. Abbiamo una clinica con una Tac e personale reperibile h24 e abbiamo anche veterinari specializzati in chirurgia. Le professionalità in Valle d’Aosta non mancano”. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. Non sono noti né il modello, né le ipotesi di reato e gli inquirenti operano nel riserbo più assoluto per verificare la rilevanza penale dei fatti. La segnalazione sull’accaduto è arrivata dalla USL per “ipotesi di reato perseguibili d’ufficio”. Il Presidente Mila attende l'esito delle indagini: “Da quanto abbiamo letto si può intravedere un abuso della professione, ma aspettiamo che la Procura e la commissione di disciplina dell’Usl facciano le loro indagini”.
La posizione della FNOVI- La Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari plaude all'iniziativa dell’Ordine dei Medici Veterinari di Aosta e si dichiara "pronta a intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire che la salute degli animali sia sempre ed esclusivamente affidata a mani esperte e competenti avendo ben chiaro che, quale organo sussidiario dello Stato, è chiamata ad agire al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio della professione regolamentata del medico veterinario".