Iniziativa parlamentare per chiedere al Ministro della Salute una sperimentazione del farmaco remdesivir per uso veterinario contro la Fip, la peritonite infettiva che colpisce i gatti. "In Inghilterra la terapia per la peritonite infettiva è stata approvata nel 2021, c'è diversa letteratura medica evidence based a disposizione, mentre nel nostro Paese ai veterinari è vietato qualsiasi ricorso a queste terapie, pena gravi sanzioni disciplinari". Così si legge nell'interrogazione presentata dalle deputate Pd Eleonora Evi,Patrizia Prestipino e Silvia Roggiani al ministro della Salute Orazio Schillaci per chiedere un immediato intervento di contrasto alla peritonite felina.
L'utilizzo di un farmaco autorizzato - proseguono le interroganti- permetterebbe anche di agire sulla base di dati sull'evidenza medica sia durante la terapia del virus che nel prosieguo della vita del felino, permettendo di avere protocolli medici certi da applicare sia durante la terapia della peritonite infettiva che nel post terapia. La richiesta per il Ministro della Salute è di "adottare iniziative di competenza volte all'avvio di una sperimentazione del farmaco remdesivir per uso veterinario contro la Fip al fine di autorizzarne finalmente il commercio, ponendo così fine all'attuale mercato illegale e dando prospettive di cura sia ai veterinari che ai proprietari che affrontano le sfide di questa malattia devastante".
L'atto ispettivo ricorda che un passo avanti nella lotta contro la Fip è arrivato con lo sviluppo di Gs-441524, un antivirale derivato dal remdesivir, tuttavia non è mai stato approvato ufficialmente per uso veterinario. Analoghe ricerche, che comprendono anche la messa a punto di un vaccino efficace, sono in corso in vari Paesi tra cui il Giappone, ma nessuno è stato approvato per ora per la distribuzione. "Questo sta alimentando in Italia come all'estero, un mercato sottobanco del Gs anche a prezzi inarrivabili, con annunci anche su Facebook e Telegram".
"In assenza, quindi, di una normativa che legalizzi la terapia, il remdesivir viene comprato illegalmente on line, nella disperata ricerca di una terapia salvavita, circostanza che espone al rischio di truffe e di somministrazione di preparazioni estemporanee senza alcun controllo di qualità"- affermano le deputate.