• Utenti 12
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31880
cerca ... cerca ...
MODIFICHE AL DLVO 134/2022

Sinac, chiesta sanzione ridotta per dati non aggiornati

Sinac, chiesta sanzione ridotta per dati non aggiornati

Riguardano soprattutto il Decreto il I&R, e in particolare il Sinac, le osservazioni trasmesse al Governo dalle Commissioni Sanità e Agricoltura del Senato.

Bisognerà attendere la Gazzetta Ufficiale per conoscere quali osservazioni del Parlamento sono entrate nel testo finale del Governo.  Il Senato, a fine anno, ha presentato delle osservazioni, principalmente tese a calmierare le sanzioni a carico dei proprietari di animali da compagnia che non comunicano gli aggiornamenti al Sinac (Sistema di identificazione nazionale degli animali da compagnia).

Le modifiche proposte dal Governo- Negli intenti del Dicastero proponente, cioè del Ministero della Salute, va modificato il vigente Decreto I&R (Identificazione e Registrazione) al comma 1 dell’articolo 16 (Sistema I&R per gli animali da compagnia). Va infatti previsto che il proprietario (o l’operatore) di un animale da  compagnia non debbano solo identificare l'animale da compagnia  ai   fini  della registrazione nel Sinac, ma debbano anche comunicare le variazioni delle informazioni identificative affinché siano sempre aggiornate. Di conseguenza, il Governo modifica anche le relative sanzioni (articolo 20 del vigente 134/2022) ponendo a carico del proprietario/detentore/operatore una sanzione pecuniaria univoca, da 150 euro a 900 euro per ciascun animale, sia quando non correttamente registrato sia quando descritto con dati non aggiornati.

La richiesta delle Commissioni- Nel suo parere per il Governo, il Senato ha chiesto di quantificare diversamente il mancato aggiornamento dei dati, con importi più bassi rispetto alla violazione degli obblighi di identificazione e registrazione. In particolare, le Commissioni riunite 9 (Agricoltura) e 10 (Sanità) hanno proposto che- nel caso in cui non vengano comunicati gli aggiornamenti- la sanzione amministrativa pecuniaria a carico del proprietario/detentore/operatore sia quantificata da 50 euro a 500 euro per ciascun animale a cui l'inadempimento si riferisce.

Esito- L’eventuale accoglimento della proposta spetta al Governo che, in data 24 dicembre ha definitivamente approvato le modifiche ai decreti di sanità animale. Il testo di Palazzo Chigi è atteso in Gazzetta Ufficiale.

Sanità animale, da CdM sì finale alle modifiche