Specializzandi, Mur: la certificazione Asl non basta

Tutelare gli specializzandi e consentire loro un rapido accesso al SSN, due obiettivi del PNRR che il Mur starebbe interpretando erroneamente. Interrogati i Ministri della Salute e dell'Università.

Anche i medici veterinari iscritti a una scuola di specializzazione sono fra gli specializzandi della sanità che possono essere ammessi- già dal secondo anno - ai concorsi pubblici per la dirigenza del ruolo sanitario. Lo prevede la manovra finanziaria del 2018, ma una recente nota del Ministero dell'Università metterebbe in dubbio il meccanismo di accesso. A riferirlo, in una interrogazione parlamentare è l'On Marianna Ricciardi (M5S).

Il contesto normativo- Fin dal secondo anno di corso, gli specializzandi, previo concorso, possono essere assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato e con orario a tempo parziale per conciliare gli studi con l'impiego.  Per agevolare il loro ingresso nel sistema sanitario, il decreto PNRR (decreto-legge n. 19 del 2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 56 del 2024) aveva semplificato il meccanismo di accesso, stabilendo che la certificazione dell'ente presso cui viene svolta la formazione specialistica sia valida ai fini del rilascio del diploma. Si tratta della certificazione delle competenze acquisite dallo specializzando.

L'interpretazione del Mur- L'interrogante On Marianna Ricciardi riferisce di una Pec inviata dal Ministero dell'Università agli atenei sedi di scuole di specializzazione, secondo la quale la certificazione è riferibile "solo alle attività pratiche svolte dagli specializzandi", rimanendo invece invariata la necessità che gli specializzandi si sottopongano alla valutazione delle attività formative teoriche. Per il Ministero, pertanto, è l'Ateneo che può rilasciare la certificazione finale.

Le obiezioni dell'interrogazione- Secono l'On Ricciardi, il Mur fornisce una interpretazione "in contrasto con la normativa vigente nonché con quanto il legislatore intendeva assicurare, ossia
agevolare l’assunzione degli specializzandi". la richiesta per i Ministri della Salute e dell'Universitù è di "tutelare gli specializzandi già assunti e agevolare l’assunzione degli specializzandi,
anche al fine di contrastare il ricorso ai medici gettonisti".