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SEDE DI PALERMO

IZS Sicilia, interrogazione ai Ministeri Salute e Finanze

IZS Sicilia, interrogazione ai Ministeri Salute e Finanze
Fondi pubblici in conflitto di interesse? Salute e Finanze facciano luce sull'intreccio amministrativo tra l'IZS della Sicilia, sede di Palermo, e la Fondazione per la biodiversità.


Il senatore del Pd Antonio Nicita ha presentato una interrogazione ai Ministri della Salute e delle Finanze sollecitando un intervento ispettivo alla sede di Palermo dell'Istituto Zooprofilattico della Sicilia. L'atto parlamentare fa seguito a un dossier aperto dalla commissione regionale antimafia. Il sospetto - riporta il senatore Nicita- è che siano stati commessi “illeciti amministrativi” durante la gestione del commissario straordinario, Salvatore Seminara, in carica da 9 anni.

La richiesta ai Ministri della Salute e delle Finanze è di sapere per  quale motivo sia stato nominato al vertice del DASOE (Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico), ente predisposto alla vigilanza dell’Istituto zooprofilattico siciliano, un componente del suo comitato tecnico. Inoltre il sen Nicita sollecita i due Dicasteri- ognuno per le proprie competenze-  a svogere attività di vigilanza sul funzionamento dell’Istituto e sui fondi - 1,4 milioni di euro-  a favore della “Fondazione internazionale biodiversità del Mediterraneo”.

L'interrogazione cita fonti giornalistiche. Al centro della vicenda giudiziaria ci sarebbero i contributi versati dalla Regione Sicilia nelle casse della neocostituita “Fondazione internazionale biodiversità del Mediterraneo”, sita nei locali dell'IZS e facente capo allo stesso Seminara in qualità di presidente.  A richiamare l’attenzione degli inquirenti sono state le "numerose incongruenze di natura amministrativa emerse durante la gestione del commissario, le quali sollevano seri dubbi circa la legittimità della fondazione e la trasparenza dell’operato di Seminara: prima su tutte il fatto che la fondazione, nominalmente indipendente dall’istituto zooprofilattico, condivida con esso la sede legale e accolga al suo interno i medesimi funzionari, tra cui lo stesso commissario"- si legge nell'interrogazione.

Risulta inoltre "sospetta" - a detta dell'interrogante-  la nomina, a una sola settimana dall’atto di costituzione della fondazione, di Pietro Schembri quale dirigente del servizio 10 del Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (DASOE), ente responsabile per la vigilanza sulle attività dell’Istituto. "Il dirigente, infatti, risulta fra i componenti del collegio tecnico dell’istituto zooprofilattico, e, in quanto tale, percepisce un compenso dall’ente su cui dovrebbe vigilare, configurando pertanto un flagrante conflitto di interessi"- afferma Nicita.  I decreti di assegnazione dei fondi porterebbero tutti la firma di Schembri.

Il senatore Nicita, siracusano, chiede lumi sulla vicenda: "attorno alla politica e attorno al terreno della spesa pubblica, orbiterebbe una serie di lobby dedite ad attività illecite, tra cui l’appropriazione indebita di fondi pubblici".