Etichetta e qualità, SQNBA e SQNZ "interconnessi"

I Sistemi di Qualità SQNZ e SQNBA "saranno sempre più interconnessi". Lo ha dichiarato il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida. In Italia un modello allevatoriale "virtuoso e sostenibile".

"La mancanza di chiarezza a livello normativo sull’utilizzo in etichetta della dicitura “benessere animale” non solo compromette la libertà di scelta dei consumatori, ma va a svantaggio anche di tutti quegli allevatori e produttori che scelgono di operare all’interno di allevamenti non intensivi, di piccoli circuiti di produzione e con scarso utilizzo di farmaci, in favore di una transizione verso un sistema alimentare sostenibile". Lo sostiene la Senatrice Julia Unterberger (Gruppo Aut) con una interrogazione al Question Time del Senato, per sapere quanti operatori hanno aderito al sistema di qualità nazionale zootecnia (SQNZ) e per sollecitare l'adozione di "un sistema di etichettatura univoco, trasparente e obbligatorio per tutte le produzioni, che riporti informazioni chiare soprattutto in ordine alla provenienza, alla modalità di allevamento degli animali e alla distanza percorsa dall’animale fino al luogo della macellazione".

Il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha risposto che ad oggi hanno aderito al Sistema di qualità nazionale zootecnia oltre 6.000 operatori. Si tratta di un "processo virtuoso, su base volontaria", che il Governo ha intenzione di "sostenere in ogni modo, dando la possibilità di verificare, specie sulla filiera delle carni, l'uso o l'abuso di prodotti come gli antibiotici".
Per il titolare del Masaf, l'Italia ha avviato un processo di transizione verso un modello allevatoriale "ancor più sostenibile" che assicura la valorizzazione delle produzioni territoriali e una corretta informazione al cittadino.

I sistemi di qualità nazionale zootecnia SQNZ e quello specifico dedicato al benessere animale SQNBA "saranno sempre più interconnessi" ha dichiarato  il Ministro Lollobrigida "grazie all'impegno fissato nella disciplina di livello europeo, che intendiamo influenzare con un'Italia sempre più autorevole in questo settore". 

La direzione per il Ministro è la "massima trasparenza" per dare ai consumatori la possibilità "di conoscere il percorso delle merci e degli animali "che hanno invece un valore ancora più rilevante, essendo soggetti senzienti e capaci di provare sofferenza nel momento in cui vengono trasformati in condizioni inidonee".

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