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DECRETO I&R

AIA: abolire il registro di stalla, effetto sanzioni sulla PAC

AIA: abolire il registro di stalla, effetto sanzioni sulla PAC
Sono in corso le audizioni sul Decreto I&R Identificazione e Registrazione, uno dei tre provvedimenti legislativi di adeguamento al regolamento europeo di sanità animale.

Le Commissioni riunite del Senato Agricoltura e Sanità hanno ascoltato oggi l'audizione del Direttore generale di AIA, Mauro Donda sull'Atto del Governo 381 che riorganizza il sistema informativo nazionale delle anagrafi animali. Due i passaggi evidenziati dal rappresentante dell'Associazione Italiana Allevatori: la dematerializzazione delle registrazioni e i riflessi del regime sanzionatorio sui fondi europei.

Abolire il registro di stalla
- Il Direttore Generale Donda si è soffermato sull'articolo 9, comma 10, del decreto, per chiedere l'abolizione del registro di stalla, facendo leva su un distinguo tra "registro" e "registrazione" che è stato messo in luce anche dalle Regioni nel parere espresso nei giorni scorsi. Il distinguo va a favore di una piena digitalizzazione delle attività di identificazione e di registrazione degli animali e degli eventi che li riguardano. L'atto di registrazione elettronica dovrebbe dematerializzare il dato, andando a sostituire ed escludere la tenuta di un registro.

Ritardi "accidentali" e fondi di condizionalità - Donda si è soffermato sul regime sanzionatorio introdotto dall'Atto 381 e delle sue ricadute sulla condizionalità. Il decreto - ha spiegato Donda- introduce sanzioni per i ritardi delle attività di registrazione nel Sistema, con ripercussioni sull'accesso alle risorse finanziarie europee della "condizionalità". Donda ha chiesto di sanare questo "effetto indotto", che può costare la perdita di fondi fino a 40 mila euro per l'allevatore.
L'Europa riconosce risorse finanziarie a condizione che le operazioni di registrazione siano perfezionate dall'allevatore "entro i termini" di legge. Ma un ritardo "anche per un solo capo di bestiame o per un solo giorno"- ha fatto notare Donda - compromette l'accesso alla condizionalità. La richiesta di AIA è di una maggiore flessibilità sulle tempistiche di registrazione, in caso di "ritardi accidentali che possono verificarsi anche nelle aziende più strutturate, a causa della pluralità di eventi che possono verificarsi" e causare un "leggero" sforamento dei termini previsiti. La proposta è di intervenire a livello normativo o con correttivi sulle check list di condizionalità.

Sulla delegabilità da parte dell'allevatore delle operazioni di registrazione, AIA ha chiesto che venga espressamente prevista anche nel manuale operativo. Sulle tempistiche, l'Associazione chiede di attenersi a quelle massime (7 giorni) indicate dal regolamento europeo.

Iter- L'esame del decreto inizierà domani. Relatrici le senatrici Caterina Biti (Commissione Agricoltura) e Gisella Naturale (Commissione Sanità)

Atto del Governo n. 381
Sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali