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COMMISSIONE AFFARI SOCIALI

Principi di sanità animale: bocciati tutti gli emendamenti

Principi di sanità animale: bocciati tutti gli emendamenti
No della Commissione Affari Sociali a tutti gli emendamenti all'articolo 14 della Legge di delegazione europea. Contrarie la relatrice On Sarli e la Sottosegretaria Zampa.

Sugli emendamenti alla Legge di delegazione europea 2019-2020 c'è il parere contrario della XII Commissione Affari Sociali della Camera e anche del Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. Gli emendamenti bocciati nel corso dell'ultima seduta riguardano anche quelli relativi ai principi di adeguamento nazionale al Regolamento 2016/429 (Sanità Animale, cd Animal Health Law).

L'ultima parola sugli emendamenti spetta alla Commissione che li ha formulati, la Commissione Politiche Europee. E tuttavia un parere contrario come quello consultivo espresso dalla XII Commissione - ha un peso "vincolante". A formularlo è stata la relatrice On  Doriana Sarli (M5S) con la condivisione della rappresentante del Ministero della Salute.

Gli emendamenti bocciati- La XII Commissione ha dato parere contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 14 della Legge di delegazione europea, a firma dei Deputati Maria Cristina Caretta (FdI) Monica Ciaburro (FdI), Augusta Montaruli (FdI) e Lucrezia Mantovani. In particolare viene bocciato l'emendamento teso a far operare il Ministero della Salute "in stretto coordinamento" con il Mipaaf nell'emanazione dei futuri decreti legislativi di sanità animale, anche consultandosi "in maniera continua ed istituzionale le organizzazioni professionali agricole di rilevanza nazionale".
Bocciato anche l'emendamento teso a  "concentrare" nella Banca dati nazionale "tutti i dati raccolti attraverso altri sistemi di rilevamento che fanno capo alle strutture di allevamento evitando il proliferare di banche dati zootecniche anche con altre finalità".

La XII Commissione si è detta contraria anche alla eliminazione di due principi - già approvati dal Senato-  ai quali si dovrà attenere il Ministero della Salute nell'emanazione dei provvedimenti di adeguamento nazionale al Regolamento 2016/426:
- una puntuale definizione della delega di alcune specifiche attività ufficiali ai veterinari non ufficiali;
- la previsione di ulteriori misure restrittive al commercio di animali, affiancate da un sistema sanzionatorio adeguato ed efficace, tra cui uno specifico divieto all'importazione, alla conservazione e al commercio di fauna selvatica ed esotica, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l'introduzione di norme penali volte a punire il commercio di specie protette.