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ITER IN CORSO

Professioni sanitarie, lo scudo Covid non entra nel ddl sicurezza

Professioni sanitarie, lo scudo Covid non entra nel ddl sicurezza
Il ddl sulla sicurezza delle professioni sanitarie riprende l'iter alla Camera dove ha superato il rischio di una nuova battuta d'arresto.

L'atteso disegno di legge che, per la prima volta nell'ordinamento nazionale  tutelerà gli esercenti le professioni sanitarie da aggressioni e violenze-  ieri ha rischiato di incagliarsi di nuovo. A Montecitorio, l'Aula ha respinto due proposte che ne avrebbero ulteriormente ritardato l'iter: il ritorno del ddl in Commissione Giustizia - richiesto dalla Lega per il mancato riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale -  e l'inserimento dello scudo penale anti Covid-19 sottoforma di tre articoli aggiuntivi.

Presentati dal deputato Francesco Sisto (FI), gli articoli aggiuntivi avevano l'obiettivo di "limitare alla sola colpa grave, per la durata dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, la responsabilità penale degli operatori sanitari per il delitto di morte o lesioni personali in ambito sanitario e per quelli contro la salute pubblica".
I tre articoli sono stati respinti,  in quanto "estranei ai contenuti del provvedimento".

Il ddl è stato approvato l'anno scorso dal Senato, in prima lettura. Approdato alla Camera il testo è stato emendato. Lo scoppio della pandemia ha interrotto i lavori, ripresi finalmente l'11 maggio scorso.

Fra le modifiche già apportate alla Camera, la previsione di punizioni penali per lesioni personali ad un esercente una professione sanitaria  sia "nell'esercizio delle sue funzioni" - come già previsto- sia come "incaricati di pubblico servizio nello svolgimento di attività di cura, assistenza sanitaria e di soccorso". Per "incaricati di pubblico servizio" il Codice penale intende chiunque svolga una attività come "pubblica funzione", ma senza che per questo assumano la qualifica di "pubblico ufficiale", come era stato inizialmente valutato in sede di esame preliminare. In audizione, il SIVEMP ha chiesto di intervenire su articoli "che potrebbero risultare inefficaci per la tutela di medici e veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione", chiedendo, fra l'altro, obblighi a carico delle Asl e la creazione di un fondo di solidarietà destinato a risarcire i danni subiti dai veterinari.

Nel frattempo, al Ministero della Salute è stato istituito il Tavolo permanente di lavoro sulla sicurezza degli operatori sanitari. Al Tavolo, il Ministro Roberto Speranza ha auspicato una rapida conclusione dell'emanazione della legge.

Ddl sicurezza, punibili anche l'offesa e l'ingiuria


AC 2117 A
"Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni"