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LA RISPOSTA DEL MIPAAFT

Frodi alimentari, intensificati i controlli sulla provienienza delle uova

Frodi alimentari, intensificati i controlli sulla provienienza delle uova
Circolare all'Ispettorato Frodi e alla Direzione Generale della Sanità Animale: le uova dall'estero non possono essere vendute come "italiane".


Il Governo conferma l'impegno assunto a gennaio con il Parlamento (risoluzione 8/00014) in materia di tracciabilità delle uova. L'ha detto la sottosegretaria al Mipaaf Alessandra Pesce rispondendo all'interrogazione dell'On Cassese.

Nel mese di marzo "sono state impartite – per il tramite dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF)  disposizioni mirate all'intensificazione dei controlli all'importazione nel settore delle uova". L'obiettivo è di "massimizzare la corretta informazione a favore del consumatore in ordine all'origine e provenienza del prodotto".

In particolare, al fine di evitare che uova provenienti da estero siano commercializzate come uova italiane, l'ICQRF (con una circolare dispositiva dei controlli inviata  anche al Ministero della Salute «Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari») ha attivato i propri Uffici territoriali chiedendo di innalzare il livello di attenzione nel settore specifico ed orientare i controlli nei confronti degli operatori che introducono uova dall'estero.

Il Mipaaf ha chiesto di svolgere la propria attività di controllo presso gli importatori e lungo la filiera produttiva, al fine di verificare la corretta marchiatura delle uova, presso i centri d'imballaggio e le industrie alimentari che introducono e/o lavorano uova estere.