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EMENDAMENTI

Equo compenso solo nei rapporti fra llpp e PA

Equo compenso solo nei rapporti fra llpp e  PA
Sull'equo compenso sono stati presentati 57 emendamenti al testo base del Sen Maurizio Sacconi e 9 ordini del giorno.

Gli ordini del giorno presentati in Commissione Lavoro, portano tutti la prima firma del Senatore Andrea Mandelli e impegnano il Governo- qualora approvati-  a prendere in considerazione alcuni aspetti della materia non presenti nel testo base sull'equo compenso o per i quali è opportuno chiedere un intervento dell'Esecutivo.

Indici di valutazione del compenso- Il senatore Mandelli punta a far assumere al Governo alcuni impegni riguardanti le professioni ordinistiche. In particolare, a valutare l'applicabilità di un equo compenso "limitatamente ai rapporti tra professionisti e Pubblica amministrazione";  considerare un adeguamento periodico dei parametri indicati per la determinazione dell'equo compenso;  uniformare la disciplina dell'equo compenso a tutte le tipologie di prestazioni svolte dalle professioni ordinistiche; introdurre indici di valutazione del compenso, "con il fine ultimo di valutare con equità la prestazione professionale oggetto del contratto".

Equo compenso anche per le non regolamentate- Con ulteriori ordini del giorno, il Senatore Mandelli propone al Governo di impegnarsi ad introdurre, "tutele in materia di equità del compenso anche per le professioni non organizzate e riconosciute dalla legge n. 4 del 2013". E inoltre ad istituire un comitato permanente al Ministero del Lavoro "per la determinazione dei parametri minimi fissi per la liquidazione dei compensi" sia dei professionisti iscritti agli ordini  sia delle professioni non ordinistiche, "nei rapporti con la Pubblica amministrazione"; al comitato parteciperebbero enti, i ministeri, istituzioni e rappresentanze professionali.

Clausole vessatorie e garanzia di pagamento- Disciplinare l'ipotesi di squilibrio contrattuale tra committente e professionista, stabilendo la nullità della clausola che attribuisce al primo la facoltà di recedere dal contratto senza la previa remunerazione del compenso relativo alle attività già svolte dal secondo o avviate in forza del contratto oggetto di rescissione. Con un ulteriore ordine del giorno il Senatore Mandelli propone di armonizzare la disciplina delle cosiddette clausole vessatorie con quanto previsto nel codice civile e prevedere che la nullità di tali clausole o patti venga rilevata, anche d'ufficio, dal giudice.

Organismi di conciliazione presso gli Ordini- Il Sen Mandelli propone anche di istituire organismi speciali da parte dei Consigli dell'ordine per la conciliazione di controversie insorte tra professionista e committente relativamente ai compensi professionali ed ai criteri da porre a fondamento per la liquidazione di onorari e spese relativi alle prestazioni professionali, fermo il diritto delle parti, se lo ritengono opportuno, di rivolgersi comunque all'autorità giudiziaria

Compenso orario minimo e compenso "non equo"-  Numerosi gli emendamenti interamente sostituivi di gran parte dell'articolato base. Un emendamento, a firma del Senatore Pietro Ichino propone di inserire nel Ddl Sacconi la previsione che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali determini, con decreto, "il compenso minimo orario applicabile a qualsiasi attività di lavoro autonomo". E' della Senatrice Serenalla Fucksia la proposta di inserire nel testo base la definizione di "professionisti esercenti un'attività intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione", mentre il Sen Gianfranco Serafini propone di esplicitare nel testo base che per vada considerato come "manifestamente sproporzionato all'opera professionale e non equo" un compenso di ammontare inferiore "ai minimi stabiliti dai parametri per la liquidazione dei compensi dei professionisti iscritti agli ordini".

A complicare il quadro dell'iter parlamentare è intervenuto due giorni fa il Governo che ha trasmesso due note di osservazioni critiche, a cura dei Dicasteri della Giustizia e degli Affari Europei. Il Senatore, e Presidente di Commissione, Sacconi ha giudicato l'iniziativa dei due ministeri "irrituale". Alcuni senatori hanno invece ritenuto opportuno acquisire, alla luce delle osservazioni ministeriali, anche il non previsto parere della 14° Commissione Politiche Europee.


DDL 2858 "Equo compenso"- Testo base
Tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno