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DDL COSTITUZIONALE

Con il nuovo Senato che fine farà la Conferenza Stato-Regioni?

Con il nuovo Senato che fine farà la Conferenza Stato-Regioni?
Approvando il nuovo Titolo V, il Governo ha accolto due ordini del giorno per la riforma del sistema delle Conferenze.

Con il nuovo Disegno di Legge Costituzionale, approvato dalla Camera nei giorni scorsi, il «sistema delle Conferenze» (Stato-Regioni, Stato-Città e autonomie locali e quella Unificata) dovrà essere riformato. Le ragioni sono spiegate in due ordini del giorno, a firma dei deputati Dorina Bianchi e Enzo Lattuca, che il Governo ha accolto.
In questi anni il sistema delle Conferenze è stato uno strumento di raccordo sistematico tra Stato e autonomie territoriali, ma ha anche generato "un consistente contenzioso costituzionale, alimentando la conflittualità tra il legislatore statale e i legislatori regionali".

In Senato il raccordo Stato- Regioni - Nel Ddl Costituzionale appena approvato, sono contenuti gli elementi per il superamento di questa situazione: 1) la nuova configurazione istituzionale del Senato della Repubblica ne farà una sede rappresentativa degli enti territoriali, sia per la composizione, sia per la funzione di raccordo tra lo Stato- Regioni- Città metropolitane e Comuni; 2) la modifica del riparto della competenza legislativa tra lo Stato e le Regioni, mediante la soppressione della competenza legislativa concorrente fra Stato e Regioni e mediante la redistribuzione della competenze esclusiva statale e di quella regionale.

Di conseguenza, sarà il nuovo Senato a rappresentare il legame organico con le autonomie territoriali, in base al quale esse partecipano all'elaborazione della legislazione dello Stato. Inoltre, il Parlamento diverrà, in via esclusiva, la sede delle decisioni legislative condivise con le istituzioni territoriali, grazie al concorso alla funzione legislativa da parte del Senato.

Quale ruolo per le Conferenze?- Con la diretta partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali al procedimento legislativo, per il sistema delle Conferenze si apre quindi una nuova stagione di intervento, che troverà la sede propria sul piano delle "decisioni consequenziali necessarie per l'implementazione e per l'attuazione delle leggi".

Una sede "snellita" e trasparente- Al di fuori del circuito legislativo, cui partecipa esclusivamente il nuovo Senato, verrà individuata una sede di composizione di diverse istanze, in vista dell'interesse generale, per le sole attività di natura amministrativa, tecnica e gestionale. Tale sede dovrà essere regolata secondo un modello che, rispetto a quello attualmente vigente, dovrà essere snellito, reso coerente con la riforma in esame ed ispirato a criteri di trasparenza e pubblicità dei procedimenti che in esso si svolgono.

Disegno di legge Costituzionale trasmesso dalla Camera al Senato il 10 marzo 2015