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ORARIO DI LAVORO SSN

Un medico stanco rischia più facilmente di sbagliare

Un medico stanco rischia più facilmente di sbagliare
Lorenzin: l'Italia si adeguerà presto alle regole europee sul riposo dei medici della dirigenza del SSN.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha risposto ad una interrogazione della deputata Donata Lenzi concernente iniziative per ripristinare la disciplina sull'orario massimo di lavoro settimanale e sul diritto al riposo per il personale medico e sanitario, in attuazione della direttiva 2003/88/CE.

La Commissione, pena il possibile deferimento alla Corte di giustizia, ha dato all'Italia due mesi per adeguare la propria normativa a quella comunitaria, che risale al 2003 – secondo cui il tempo di lavoro massimo, compresi gli straordinari, per tutti i lavoratori dovrebbe essere di 48 ore settimanali e dovrebbero essere previste almeno 11 ore di riposo al giorno.
La deputata Lenzi ha osservato che "l'Italia ha considerato i medici come dirigenti e li ha sottratti a questo vincolo. Allora, mi permetto di ricordare che un medico stanco è anche e Pag. 41inevitabilmente un medico che rischia più facilmente di sbagliare e c'è un problema di tutela della salute".

Il Ministro della salute ha risposto che con la Finanziaria 2008, è stata introdotta una prima deroga  ai riposi per il personale delle aree dirigenziali, degli enti e delle aziende del Servizio sanitario nazionale, prevedendo che si faccia riferimento alle vigenti disposizioni contrattuali in materia di orario di lavoro; successivamente, oltre alla normativa sul riposo è stata derogata anche quella relativa al limite massimo dell'orario di lavoro settimanale.
La disposizione esclude i dirigenti che operano nel Servizio sanitario nazionale dall'applicazione degli articoli 4, che prevede la durata massima settimanale dell'orario di lavoro, e 7, cioè riposo giornaliero, demandandone la disciplina alla contrattazione collettiva.

"Infatti- ha spiegato il Ministro-  il contratto collettivo nazionale di lavoro dell'area della dirigenza medico-veterinaria del Servizio sanitario nazionale, stipulato in data 17 ottobre 2008, regolamenta l'orario di lavoro e di riposo giornaliero dei dirigenti medici nell'ottica di assicurare il recupero psicofisico dei lavoratori, tenendo conto delle relative peculiarità professionali connesse all'esercizio di funzioni dirigenziali a carattere tecnico-professionale.

La Commissione europea-  ritenendo che la Repubblica italiana sia venuta meno agli obblighi imposti dalla direttiva 2003/88/CE - con lettera di messa in mora del 26 aprile 2012 ha avviato nei confronti del Governo italiano una procedura di infrazione e ha chiesto chiarimenti in ordine alla mancata applicazione ai dirigenti medici, che operano nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, delle richiamate disposizioni nazionali di recepimento della direttiva comunitaria. La Commissione stessa ha invitato l'Italia, pena il possibile deferimento alla Corte di giustizia europea, a prendere le misure necessarie per conformarsi alla normativa.

"Ho provveduto- ha annunciato il Ministro Lorenzin-  a firmare una nota indirizzata al Ministro per gli affari europei con cui ho promosso l'esigenza di avviare un rapido confronto anche con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con il Dipartimento della funzione pubblica e con l'ARAN per condividere soluzioni volte a ripristinare, anche per il personale medico e sanitario, la validità delle disposizioni sull'orario massimo di lavoro settimanale e sul diritto di riposo di cui alla direttiva 2003/88/CE.