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SPERIMENTAZIONE

E' vero che si può fare a meno degli animali?

E' vero che si può fare a meno degli animali?
"Attualmente esistono pochi metodi alternativi all'impiego di animali nella sperimentazione che risultano validati ufficialmente". La domanda è dell'On Farina Coscioni, la risposta è del Ministro della Salute. In Commissione Affari Sociali, si è affrontato il tema della corretta informazione sulla sperimentazione animale.
L'interrogazione presentata dalla parlamentare, oggi presidente dell'Associazione Luca Coscioni, chiedeva al Ministro se trovasse conferma il dato che "ogni anno inoltre, solo in Italia, quasi 1 milione di animali sottoposti a esperimenti crudeli", e l'asserzione che "le alternative già esistono e in molti casi hanno completamente sostituito l'utilizzo degli animali".

La parlamentare ha chiesto quali iniziative intenda assumere il Ministero della Salute "perché vi sia una corretta informazione anche di carattere scientifico, a partire dagli organi di informazione del servizio pubblico". In replica alla risposta del Ministro, l'On Farina Coscioni si è dichiarata "soddisfatta", auspicando "che la direttiva 2010/63 in materia di tutela degli animali sia recepita integralmente, senza modifiche, che sono state invece proposte al Senato attraverso l'articolo 14 del disegno di legge A.S. 3129 (legge comunitaria 2011).

TESTO DELLA RISPOSTA DEL MINISTRO RENATO BALDUZZI
"La materia oggetto della presente interrogazione, riveste una particolare rilevanza per il Ministro della salute, che come è noto a codesta Commissione, ha assunto una posizione ben precisa anche in occasione dei lavori di recepimento della direttiva 2010/63/UE in materia di tutela degli animali.

Ciò premesso, si precisa che da ispezione effettuata dal Ministero della salute, in data 14 luglio 2010, presso lo stabilimento Green Hill di Montichiari non sono state riscontrate irregolarità tali da far supporre una cattiva gestione o situazioni riconducibili a maltrattamenti di animali.

In Italia, infatti, come risulta da dati statistici pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2011, gli animali che vengono sottoposti a esperimenti risultano essere per l'anno 2007 n. 908.002, per l'anno 2008 n. 864.318 e per l'anno 2009 n. 830.453 quindi un numero notevolmente inferiore quanto riportato nell'interrogazione.

Per quanto attiene ai metodi alternativi, attualmente esistono pochi metodi alternativi all'impiego di animali nella sperimentazione che risultano validati «ufficialmente». L'Italia ha individuato il Laboratorio del reparto substrati Cellulari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna, quale laboratorio nazionale di riferimento per i metodi alternativi alla sperimentazione animale.
Le principali attività assegnate a tale Centro sono: implementare il numero di metodi alternativi validati e accettati a livello comunitario; diffondere tali metodi validati; formare personale esperto in tali metodiche.
Da ultimo, per quanto attiene alla corretta informazione, si ricorda che ogni tre anni, attraverso la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sono resi pubblici i dati statistici degli animali utilizzati ai fini sperimentali, inoltre i metodi alternativi scientificamente validati saranno ampiamente diffusi, oltre che dal Centro di Referenza dell'IZS della Lombardia e dell'Emilia Romagna, anche attraverso il portale web del Ministero ed in occasione dei convegni, nonché mediante l'aggiornamento professionale dei ricercatori, al fine di sensibilizzare gli operatori al loro impiego.

Agli elementi informativi sopra resi, si aggiunge che la Direttiva 2010/63/UE, sopra citata, già prevede che le autorità competenti rendano pubblico un resoconto dei progetti di ricerca. Pertanto, sin da ora si forniscono fondate rassicurazioni che tale impegno sarà osservato dal Governo italiano, all'atto della predisposizione del decreto di recepimento della medesima direttiva".